Roma, 29 settembre 2011 - Dopo le grasse risate del web a proposito del comunicato sul "Tunnel da Ginevra al Gran Sasso"  , e le polemiche furibonde che ne sono seguite, alla fine Massimo Zennaro, portavoce del ministro Mariastella Gelmini, ha deciso di rassegnare le dimissioni.

Una mossa in qualche modo attesa e da mettere in relazione alla figuraccia mondiale del nostro ministro della Pubblica Istruzione, che in un comunicato metteva il cappello sull’esperimento del Cern per il superamento della velocità della luce di venerdì scorso. Polemiche riguardanti una frase che faceva riferimento a un "tunnel" tra i laboratori svizzeri e il laboratorio del Gran Sasso.

A caldo il Miur aveva protestato contro "una polemica assolutamente strumentale e ridicola", ma le polemiche contro il ministro Gelmini si erano moltiplicate, soprattutto in Rete.

 

Zennaro resta comunque in carica come direttore generale per lo Studente, l’integrazione, la partecipazione e la comunicazione del ministero dell’Istruzione.
Zennaro non aveva mai avuto l’incarico di portavoce in via ufficiale, ma lo era di fatto, anche alla luce di un lungo rapporto di amicizia con il ministro Mariastella Gelmini. La sua decisione, fa sapere alla Dire, e’ “irrevocabile”.

L’ormai ex portavoce non aggiunge ulteriori commenti, ma le sue dimissioni sono chiaramente legate allo scivolone sul tunnel Cern-Gran Sasso: dopo un weekend di fuoco il ministro ieri ha invitato il suo portavoce a fare un passo indietro. Non sono mancati momenti di aspro confronto. Ma, alla fine, Massimo Zennaro, padovano, classe 1973, ha ceduto. “Bisogna dare un segnale”, si era confidata il ministro con alcune persone a lei vicine.