Roma, 29 settembre 2011  - Di seguito pubblichiamo la lettera inviata da Valter Lavitola a Enrico Mentana, a seguito dell'intervento che l'ex direttore dell'Avanti ha fatto su La7 durante il programma ‘Bersaglio mobile’, condotto dallo stesso Mentana.

 

"Egregio direttore,

La ringrazio per aver dimostrato ancora una volta la sua correttezza, pur se su posizioni contrarie. È francamente quasi incredibile per un giornalista.

 

Ieri, nella concitazione, non sono stati chiariti tre punti e non credo di essere riuscito a comunicare che il “si, voglio fare il latitante” era una semplice provocazione. A chi mai farebbe piacere vivere da latitante? Ieri credo di aver dimostrato, in primis a me stesso, che sono in grado di spiegare le mie ragioni. Lo farò al più presto anche con i magistrati.

 

I punti non chiariti sono:

 

Conti con Berlusconi
Il Presidente non mi deve alcunchè. Io ho immobilizzato a disposizione di Tarantini per alcuni mesi la somma di 500.000 euro che il Presidente mi ha rimborsato tra Marzo e Luglio. Nel frattempo, buona parte del rimborso (255.500 euro) l’ho utilizzata per Tarantini. Quando ho ritenuto che Tarantini non aveva intenzione di avviare alcun tipo di attività, l’ho smobilizzata.

 

Gianpaolo, ad agosto, nella riunione con il Presidente mi conferma di voler avviare una attività. Dato il periodo estivo, gli confermo che entro i primi di ottobre gli avrei messo a disposizione la somma. Ovviamente quella stessa sera consegnai al Presidente la ricevuta dei 255.500 euro. Ad oggi sono che io che devo, non so se a Tarantini o a Berlusconi (con i suoi soldi decide lui), 244.500 euro.

 

Genesi del rapporto con Tarantini e della sua assunzione
Conosco Nicla ad Aprile/Maggio 2010 a scuola. Lei mi disse di Berlusconi e che il marito stava cercando un lavoro. Successivamente mi disse di aver avuto un colloquio con una azienda di lavoro interinale di un calabrese. Io le chiesi chi era, in quanto avevo un amico calabrese che faceva quel lavoro. Lei mi disse Crea…era il mio amico.  Quella stessa sera, incontrando Berlusconi, per tutt’altre vicende, parlando della magistratura mi portò ad esempio Tarantini, che non riusciva neppure a trovare un lavoro. Gli dissi che me ne sarei interessato

 

Nicla pochi giorni dopo mi disse che aveva Crea lo aveva assunto. Riteneva che Gianpaolo potesse aiutarlo ad acquisire commesse. Io avvisai Berlusconi.
Qualche giorno dopo mi chiese di andare al “Grazioli” . Lì mi disse di raggiungere Ghedini, che incontrai con D’Ascola. Comunicai loro che Tarantini il lavoro lo aveva trovato. Successivamente, conosco Gianpaolo a scuola a fine estate.

 

Le mie attività
Sono:  ex giornalista, ex editore; imprenditore nel settore della pesca e della commercializzazione con la società brasiliana “Blu Fish”. Sono stato consulente di Finmeccanica con la “VL Consulting” per un anno ed avrei voluto continuare ad esserlo. Ho avviato di recente una piccola società immobiliare in Centro e Sud America. Stop.

 

Non sono titolare di:  “Forpa”, era un consorzio di cui ero presidente che non ha svolto attività ed è stato sciolto circa 8 anni fa. “La Beccaccia s.n.c.”: l’ho costituita quando avevo 19 anni per realizzare una riserva di caccia e l’ho sciolta 20 anni fa. “Socobi 2000”: sono uscito dalla cooperativa nel 2001. “Buonaterra”: è stata costituita e chiusa senza neppure avviare l’attività. “Bonaventura” e le sue controllate. “Immobiliare” (proprietaria di una casa) e “Maremma” (che il pesce lo importa e non lo esporta), le ho cedute anni fa ad un importante imprenditore brasiliano.

 

La prego di dare notizia di queste mie precisazioni, dopo le quali non parlerò più se non con i magistrati. Ieri ho partecipato volentieri alla sua trasmissione, pur consapevole che fosse qualcosa di non convenzionale, ma avevo l’esigenza assoluta di far almeno un po’ di chiarezza sulla “fuffa” mediatica che mi sta massacrando. La ringrazio di avermene concesso l’opportunità.

 

Non temo le vicende processuali (dalle quali sono certo uscirò a testa alta), ma le penne di giornalisti con pochi scrupoli, sì e molto.

Cordialmente,

 

Dott. Valter Lavitola"