Bari, 3 ottobre 2011 - E’ di quattro morti e di cinque feriti sino a questo momento il bilancio del crollo della palazzina di tre piani avvenuto questa mattina intorno alle 12.25 in via Roma, a Barletta. I feriti sono le due donne - una delle quali al quinto mese di gravidanza - estratte dalle macerie, altre due persone che si trovavano nella zona al momento del crollo e che, quindi, sono state colpite, in maniera lieve, dai calcinacci e un uomo colto da malore, in strada, subito dopo aver assistito alla tragedia.  

 

Sono state quindi estratte vive due donne dalle macerie. I Vigili del Fuoco le hanno tirate fuori attraverso un varco ricavato nella zona dove da ore stanno scavando a mani nude e alla luce di potenti fotoelettriche. Il bilancio, aggiornato, è di 4 decessi. Intanto stanno proseguendo ad oltranza le ricerche della donna che risulta essere ancora dispersa.

 

Questi i nomi delle vittime del crollo: Maria Cinquepalmi, di 14 anni; Matilde Doronzo, di 32 anni; Giovanna Sardaro, di 30 anni; Antonella Zaza, di 36 anni. Sotto le macerie si trova ancora Tina Ceci, di 37 anni.

 

La prima vittima, in senso temporale rispetto alle ricerche, è Maria Cinquepalmi, 14 anni, figlia dei proprietari del laboratorio tessile che si trovava nello scantinato dello stabile. Il cadavere della ragazza è stato trasferito in obitorio al policlinico di Bari per essere sottoposto all’autopsia. Uno zio ha riconosciuto il corpo della vittima. La 14enne era uscita un’ora prima da scuola e aveva deciso di andare a salutare i suoi genitori.

 

Le persone ferite sono le donne che lavoravano all’interno del maglificio. La prima ad essere soccorsa è stata una 31enne incinta al quinto mese di gravidanza adesso ricoverata in ospedale. Lei e il bambino sono fuori pericolo. Sul luogo dell’incidente ci sono ancora forze dell’ordine e volontari. A coordinarli il sottosegretario Alfredo Mantovano, che nel pomeriggio ha tenuto un vertice con i rappresentanti delle istituzioni locali e gli esperti della Protezione civile. A provocare il crollo, alle 12.32 stamattina, non è stata una fuga di gas, ma un cedimento strutturale. Dovuto quasi certamente ai lavori di ristrutturazione in corso in un edificio adiacente.

 

E’ probabile che siano state intaccate le fondamenta del palazzo di cui sono rimaste solo macerie. La Procura di Trani ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo. I magistrati dovranno accertare le responsabilità di questa tragedia annunciata. A maggio scorso i vigili del fuoco durante un sopralluogo avevano accertato carenze strutturali. Più volte l’ufficio tecnico del Comune era stato sollecitato. Venerdì scorso l’ultimo sopralluogo di alcuni tecnici dello Spesal. I lavori di consolidamento però erano stati rinviati alla settimana prossima.

 

Da quanto spiegato dai vigili del fuoco, il maglificio era coperto da volte a botte: si sarebbe creata così una camera d'aria che sta tenendo in vita le sopravvissute con le quali è stato stabilito un contatto. Il timore però è che l'ossigeno non basterà per le prossime ore. Le operazioni continuano, e i soccorritori stanno cercando di entrare in uno scantinato dal quale potrebbe essere più agevole l'operazione di soccorso. Delle cinque operaie, in particolare due sarebbero state sentite e al momento si starebbe lavorando per realizzare un cunicolo per raggiungere il vano dove sono bloccate. I soccorritori sperano che le altre tre siano non lontano e quindi raggiungibili.

 

LA TESTIMONIANZA - ''Passavo da via Roma quando il palazzo è venuto giù e con gli altri ho cominciato a scavare con le mani''. E' quanto racconta Roberto Sansone, panettiere. ''Ho trovato e soccorso Emanuela, - spiega con molta emozione - la donna incinta al quinto mese di gravidanza ora ricoverata nell'ospedale Dimiccoli di Barletta''. ''Aveva la gamba incastrata da una trave - dice ancora l'uomo - e sono riuscito a liberarla e l'abbiamo tutti insieme portata fuori''.  

 

APERTA INCHIESTA - Sul posto sono arrivate da Lecce e da Bari unità cinofile per individuare le persone che ancora si trovano sotto le macerie in via Roma. Ci sono anche una cinquantina di militari dell'Esercito italiano e altrettanti uomini della Protezione civile. Dalle macerie è stata estratta un'auto vuota che evidentemente era solo parcheggiata davanti alla palazzina. Sono stati evacuati i palazzi adiacenti. Lo stabile crollato fa parte di un complesso di immobili, tre in tutto, davvero in pessime condizioni. A cedere è stata la palazzina posta al centro. Per questo motivo anche gli altri due stabili sono stati evacuati. La Procura di Trani ha aperto un'inchiesta per accertare le circostanze del crollo. L'ipotesi di reato è disastro colposo.

 


CROLLO PREVEDIBILE - Comunque il palazzo era instabile da tempo, il crollo quasi prevedibile. In particolare, a maggio di quest'anno alcune profonde lesioni avevano messo in allarme gli inquilini del palazzo in via Roma, che risale agli anni '60, e gli altri residenti della zona. Tanto che più volte era stato chiesto l'intervento dell'ufficio tecnico del Comune per avviare lavori di consolidamento. I vigili del fuoco erano intervenuti appena cinque mesi fa per rimuovere una parte della muratura al primo piano, perché in condizioni precarie. La zona, poi, fu transennata a scopo precauzionale con la conseguente chiusura al traffico della strada. Non solo: appena venerdì scorso i proprietari della palazzina avevano fatto richiesta ai Vigili urbani di un nuovo sopralluogo, ritenendo che l'edificio mostrasse cedimenti statici. Lo ha dichiarato il dirigente del settore Lavori Pubblici del Comune di Barletta, arch.Francesco Gianperrini. Tecnici del Comune e i Vigili del Fuoco nella stessa giornata, poche ore dopo la presentazione della richiesta da parte dei proprietari, erano intervenuti comunicando agli interessati che era necessaria una verifica tecnica più approfondita e una messa in sicurezza dell'immobile le cui operazioni, sempre secondo quanto si è appreso, sarebbero dovute avvenire nella giornata di oggi. Il crollo è arrivato prima. 

  

PRESENZA ISTITUZIONALE - Una riunione presieduta dal Sottosegretario all'Interno on. Alfredo Mantovano con i vertici istituzionali locali e regionali, soccorritori ed esperti della Protezione civile si è tenuta poco in uffici comunali non distanti dal luogo del crollo. Subito dopo Mantovano si è recato il via Roma, luogo della tragedia.