Roma, 17 ottobre 2011 - Si concentrano sull'area anarchica e dell’estremismo più radicale le indagini per identificare i responsabili delle violenze di sabato scorso a Roma in occasione della manifestazione degli Indignati. Polizia e carabinieri hanno eseguito perquisizioni sull’intero territorio nazionale. 

 

LOMBARDIA -  Sono sei le perquisizioni messe a segno dalle forze dell’ordine a Milano: tre dalla Digos e tre dai carabinieri. Agenti e militari impegnati hanno sequestrato diverso materiale. Controlli sono stati effettuati anche a Brescia.

 

PADOVA - A Padova sono state controllate una quindicina di persone, mentre sono state perquisite sei abitazioni e la sede del centro popolare occupato 'Gramigna' in relazione agli scontri a Roma. Questa volta non sono stati effettuati sequestri, a differenza di quanto avvenuto il 28 settembre quando vennero trovati e requisiti bastoni, spranghe e bombe carta. 

 

TOSCANA - In Toscana sono state fermate sei persone, che gravitano nell’ambiente anarco-insurrezionalista, di ritorno da Roma. I sei stavano viaggiando su un furgone dentro al quale sono stati trovati maschere antigas, abiti scuri, passamontagna, due piccoze, un martello e protezioni anti-infortunistiche. 

 

Quattro sono studenti alla Facoltà di Lettere e filosofia a Bologna, anche se 2 sono originari delle Marche, uno della Campania e una giovane siciliana, e hanno un'età compresa tra 20 e 24 anni. Sono noti come frequentatori del 'Circolo Fuoriluogo'. Gli altri due, una coppia che vive in provincia di Pistoia, 47 anni lui e 46 lei, anche loro conosciuti nell'ambiente anarchico.

 

BOLOGNA - Oltre ai ragazzi fermati in Toscana, sono sei le perquisizioni compiute dalla polizia nei confronti di dodici persone dell'area anarchica bolognese, un gruppetto che fa parte di quella trentina di soggetti coinvolti nell'inchiesta del 6 aprile scorso, quando vennero arrestati alcuni anarchici del Circolo Fuoriluogo.

 

MARCHE - Documenti ritenuti ''interessanti'', alcuni caschi e mazze, una quindicina di fumogeni, oltre a foulard che potrebbero essere stati utilizzati durante gli scontri di sabato, sono stati sequestrati dagli agenti della Digos di Ancona nelle abitazioni di sei-sette esponenti dell'area antagonista, che risiedono nel capoluogo, a Senigallia e Agugliano. Fra loro anche un ex militante dei Carc (Comitati di appoggio alla Resistenza per il Comunismo), che di recente sarebbe confluito sulle posizioni degli antagonisti.

 

ROMA - A Roma, intanto, il procuratore aggiunto Pietro Saviotti e il pubblico ministero Marcello Monteleone hanno chiesto la convalida dell'arresto per i 12 giovani bloccati sabato scorso nella Capitale e che ora rischiano fino a 15 anni.

 

"Alcune condotte sono state pianificate e preparate prima degli scontri", è stata la riflessione di Saviotti. Le dodici persone (la più giovane è del '92, la più grande dell'81) sono accusate di resistenza a pubblico ufficiale pluriaggravata dal lancio di oggetti contundenti, dall'aver agito in più persone e tutte travisate.