Roma, 18 ottobre 2011 - Finalmente, come si suol dire, la luce. La sentenza n.7636/2011 del Tar del Lazio ha annullato il concorso bandito dall’Agenzia delle Entrate il 29 Ottobre 2010 per il reclutamento di 175 posti di dirigenti di seconda fascia, come autorizzata dal Ministero dell’Economia e Finanze quale organo controllore ad esso sovraordinato.

 

Cosa vuol dire? Vuol dire che, il più presto possibile, si procederà allo scorrimento delle graduatorie invocato a gran voce dalle associazioni di categoria.
Coma si ricorderà la Dirstat, alla pubblicazione del bando, agì con regolare atto di diffida notificato all’Agenzia delle Entrate Direzione Centrale del Personale ed al Ministero dell’Economia e Finanze.

 

Questo per portare alla luce, secondo la Dirstat stessa – “tutte le gravi violazioni di leggi e regolamenti, in modo particolare il mancato scorrimento delle graduatorie degli idonei degli ultimi concorsi banditi dall’ Amministrazione finanziaria che secondo autorevole giurisprudenza rappresenta Atto di obbligo e non meramente discrezionale” (cfr.Cassazione SS.UU.9 febbraio 2009 n.3055; si veda anche recente Plenaria Consiglio di Stato luglio 2011).

 

Ma perché questa pronuncia è fondamentale? Lo chiediamo a Pietro Paolo Boiano, segretario nazionale Dirstat: “La sentenza odierna - in netta sintonia con quella pronunziata il 1 agosto 2011 n.6884 – ha stigmatizzato il comportamento dell’Agenzia nelle reiterate violazioni di leggi ed in modo particolare il dilagare delle reggenze evidenziando che il provvedimento di reggenza è temporaneo, vale a dire per il tempo strettamente necessario per l’indizione del concorso e non sine die".

 

"Le sentenze appena pronunziate potrebbero costituire una svolta per l’Agenzia delle Entrate voltando pagina dando luogo allo scorrimento delle graduatorie in quanto contrariamente a quanto si sostiene tra gli idonei ai concorsi precedenti banditi dal Ministero delle Finanze si annoverano bravi funzionari di carriera direttiva ordinaria che non sono ancora in età di pensione e che al momento delle istituite Agenzie fiscali (2001) avevano appena superati i 40 anni e di conseguenza non si comprende il motivo del mancato scorrimento delle graduatorie”

 

Quindi prossimamente questo scorrimento ci sarà?
“Il Tribunale Amministrativo in modo inequivocabile ha statuito che nella P.A. l’accesso alla dirigenza avviene solo con regolari procedure selettive e che è possibile reclutare dirigenti al di fuori della dotazione organica solo in rarissimi casi ovvero in assenza di determinate professionalità non rinvenibili nei ruolo dell’Amministrazione ( dlgs 165/2001 art.19 comma 6). Era chiaro che il concorso bandito con quelle procedure significasse la definitiva sistemazione di alcune posizioni dirigenziali illegittime”.

 

La situazione quindi sta tornando alla normalità. Come vi muoverete ora?
“Cercheremo di far rispettare la legalità fino alla fine. Le problematiche sono state affrontate anche da alcuni parlamentari che attraverso interrogazioni ed interpellanze hanno tentato di far rientrare tali gravi violazioni ma con risultati poco soddisfacenti. Noi saremo sempre il cane da guardia delle procedure concorsuali, ma necessita che l’Agenzia delle Entrate riconosca gli errori fin qui commessi e li ripari con atti concreti. Sempre che non prevalga la tentazione di impugnare la sentenza del Tar dinanzi al Consiglio di Stato. In ogni caso la Dirstat sarà sempre per la difesa dei diritti dei pubblici dipendenti”.