Brescia, 3 novembre 2011 - E' stato sepolto vivo sotto mezzo metro di laterizi dal suo padrone, ma la polizia è riuscita a salvarlo nonostante fossero passate 40 ore. E' questa l’agghiacciante vicenda, per fortuna a lieto fine, toccata a un cane a Desenzano, in provincia di Brescia. Gli agenti hanno scavato a mani nude gli agenti tra ghiaia e forati, trovando Jerry, questo il nome dell'animale, agonizzante e con gli occhi coperti da una benda. Denunciato il padrone senza cuore.

 

I poliziotti sono stati avvisati da un cittadino che, passando nella zona di campagna del paese gardesano, ha sentito dei guaiti provenire da sotto le macerie. In poche ore è stato identificato il proprietario dell’animale, che ha ammesso di averlo sepolto perché pensava fosse già morto. Il desenzanese è stato denunciato per maltrattamento di animali. Il cane non è in pericolo di vita e, a breve, sarà affidato al canile di Desenzano.

 

"Un fatto di di una gravità inaudita che purtroppo conferma come, nonostante i passi avanti compiuti dal nostro Paese in materia di tutela e protezione degli animali, continuino a sussistere pericolose sacche di inciviltà di ignoranza, di intollerabile crudeltà - ha detto il presidente nazionale dell’Enpa, Carla Rocchi -. L’Enpa si costituirà parte civile nel procedimento a carico dell'indagato. Auspico che le persona sia punita con una punizione esemplare. La nostra coscienza del nostro Paese non può accettare che si verifichino episodi così raccapriccianti".