Roma, 17 novembre 2011 -  Oggi si celebra l’International Students’ Day e in Italia in più di 60 città - da Bolzano a Palermo, passando per Torino, Padova, Bologna, Ancona, Roma, Napoli, Cagliari - gli studenti italiani scendono in piazza per chiedere “il diritto allo studio ed il libero accesso ai saperi”.

 


QUI ROMA -  Corteo da piazza della Repubblica a piazza SS. Apostoli, al quale stanno partecipando anche i collettivi delle università, che si erano dati appuntamento alle 9 alla Sapienza. In contemporanea con la presenza di Monti al Senato, un gruppo di manifestanti di circa 200-300 persone, autorizzati dalla Questura, è giunto in Piazza Sant'Andrea della Valle a pochi metri dall'ingresso del Senato. Nessun incidente, solo un lancio di uova e arance - a scopo dimostrativo - contro la polizia in tenuta anti-sommossa. Tra gli slogan urlati dai manifestanti: "No alla Bce, no alla austerità" e "Noi la crisi non la paghiamo" per un sit-in. Gli studenti hanno poi deciso di indietreggiare da piazza Sant'Andrea della Valle, a Roma, e hanno imboccato corso Vittorio Emanuele per tornare verso l'università  La Sapienza. In testa al corteo sempre i book block. Gli stessi che poco prima avevano fatto da scorta a un sessantenne disabile che sulla sua sedia a rotelle aveva  ''sfidato'' il cordone delle forze esponendo un cartello in cui criticava ''il potere delle banche'' gridando lo slogan ''uguaglianza, giustizia e libertà''.  ''Oggi ci siamo ripresi le strade della capitale che per troppo tempo ci sono state negate''. Questo il commentodegli studenti una volta lasciata l'area del Senato. Replica del sibndaco Alemanno: "'Anche se il corteo non è degenerato e ringrazio i manifestanti per aver isolato i violenti, gli studenti sono andati oltre l'autorizzazione della Questura e oltre il percorso prestabilito che era già impattante per la città''. In effetti, durante le prime fasi del corteo, poco dopo la partenza da piazzale Aldo Moro, c'erano stati attimi di tensione tra i manifestanti che hanno isolato un gruppetto di giovani con i volti coperti. Gli studenti universitari e medi, provenienti dalla Sapienza, si erano uniti ai Cobas, nei pressi della Stazione Termini. Totale: duemila persone. Ad aprire il corteo i ‘book block’, ragazzi che issano i loro ‘scudi letterari’ su cui sono riportate nomi e frasi dei classici della letteratura. Disagi al traffico in particolare nel quartiere Prati e nella zona del Muro Torto si sono verificati per mini-cortei degli studenti superiori destinazione La Sapienza.

 

QUI TORINO - Sale la tensione alla manifestazione di protesta degli studenti a Torino. Un gruppo di dimostranti ha tentato di forzare un cordone delle forze dell’ordine nel centro della città, con l’obiettivo di dirigersi verso la sede della Banca d’Italia. I manifestanti sono stati respinti e alcuni hanno lanciato bottiglie e uova contro le forze dell’ordine. La Questura parla di “primi feriti fra le forze di polizia”. Lievemente ferito un ragazzino, probabilmente minorenne, durante la manifestazione degli studenti in corso a Torino. Secondo la ricostruzione delle Forze dell'ordine il ragazzo ha aggredito alle spalle un funzionario di Polizia colpendolo diverse volte con un tubo e, nel tentativo di divincolarsi dagli agenti che cercavano di fermarlo, è caduto battendo la testa su una transenna presente in piazza Carignano. E' successo mentre il corteo tentava di deviare per la quarta volta dal percorso per raggiungere la sede di Bankitalia. Nello specifico, riferiscono le forze dell'ordine, il ragazzo ha colpito la schiena, la mano e il casco di protezione dell'agente. Il funzionario è ricorso alle cure mediche. Lievemente contuso anche il giovane, che si è però dileguato prima dell'arrivo dei soccorsi. In mattinata un insegnante si è arrampicato sull’Arco Olimpico del Lingotto per protestare "contro i tagli alla scuola pubblica". Volfango Sbodio, 62 anni, che insegna diritto dell’economia all’istituto Luxemburg ed è esperto di arrampicata sportiva, ha utilizzato imbragatura, corde e staffe e ha affisso manifesti e bandiere dei Cobas sulla struttura metallica che e stata realizzata per celebrare i Giochi olimpici del 2006. Sbodio non è nuovo a proteste di questo tipo: il 15 ottobre 2010 salì, passando dall’esterno, sul tetto della scuola in cui insegna. ‘’Chiedo al nuovo governo Monti che faccia qualcosa di nuovo - dice Sbodio - e che faccia pagare la crisi a chi l’ha provocata’’. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco.

 

QUI MILANO - “Noi la Crisi non la paghiamo! Saperi e cultura contro debito e crisi. Dalla crisi non si esce né con Monti né con Tremonti”. Questo in sintesi quello che il collettivo “Lab.out” e la Rete studenti Milano gridano con forza sotto le finestre dell`ufficio del professor Monti alla Bocconi, nell'università di cui è presidente onorario”. Scontri al corteo tra manifestanti e polizia con i primi che hanno lanciato fumogeni contro le forze dell’ordine e ueste che hanno reagito con alcune cariche. Gli incidenti si sono verificati tra via Molino delle Armi e corso Italia, zona centrale della città e sono nati quando la Polizia ha impedito al corteo di dirigersi verso l’Università Bocconi.

 

QUI NAPOLI -  "Con questi studenti Napoli andra' molto lontano". Le manifestazioni e i cortei studenteschi non preoccupano il sindaco Luigi De Magistris, che a margine delle presentazione di due delibere per la vivibilita'
e la legalita' a Napoli, commenta così la mobilitazione "Sapere bene comune". "Aderisco volentieri - dice de Magistris - e oggi pomeriggio parteciperò a una manifestazione con i ragazzi".

 

QUI PISA - Circa 300 studenti hanno manifestato  a Pisa, scandendo slogan contro la "crisi creata dalla finanza globale", il Fondo monetario internazionale, la Bce e anche contro il Governo Monti. Il corteo ha attraversato le principali vie del centro, rallentando fortemente il traffico sui lungarni, ma senza provocare disordini. In un’improvvisata assemblea pubblica gli studenti, che nel frattempo sono uniti ai partecipanti a un presidio organizzato da Cobas e Rete dei comunisti, al quale ha aderito anche il Prc, per lamentare la situazione di precari e pensionati, hanno preso le distanze anche dal nuovo Governo Monti che, dicono, "proprio a studenti, precari e pensionati vuole fare pagare il debito e la crisi globale".

 

QUI PALERMO - Dopo gli scontri con le forze dell’ordine, lungo via Roma, gli studenti medi che stamani protestano a Palermo nell’ambito del “Blocchiamo tutto day” si sono spostati in piazza Pretoria, di fronte al Comune, e successivamente in piazza Indipendenza, di fronte alla sede della Regione. I ragazzi hanno urlato slogan contro il sindaco Cammarata e contro il governo regionale. Davanti a palazzo d’Orleans un senzatetto del quartiere Zen di Palermo che si era unito alla protesta dei giovani, e che era rimasto ferito alla testa da una manganellata della polizia in via Roma, ha perso i sensi per qualche istante cadendo a terra. Subito soccorso da un’ambulanza del 118, l’uomo non è in pericolo di vita.  

 

QUI PERUGIA -  In oltre 300, al grido di ‘S-Montiamoli tutti’ e ‘Noi la crisi non la paghiamo’ hanno manifestato questa mattina a Perugia in occasione della mobilitazione studentesca e dello sciopero indetto dal Cobas in concomitanza alla ‘Giornata internazionale del diritto allo studio’. Un corteo pacifico, composto per lo piu’ da studenti ma anche da alcuni insegnanti e rappresentanti della scuola e che, partito da Piazza Partigiani ha sfilato in Viale Indipendenza, Via Baglioni per culminare in Piazza Iv Novembre, dove era stato allestito il palco. “Da qua se ne vanno tutti”, “pretendiamo piu’ strutture moderne”, “meno 95 per cento delle borse di studio...qualcosa non torna” alcuni dei messaggi che i manifestanti hanno voluto lanciare ‘marciando’ con cartelli e striscioni alla mano.

 

QUI POTENZA - Si è svolta senza tensioni la manifestazione organizzata dagli studenti lucani. In centinaia, provenienti da diverse scuole superiori, hanno partecipato al corteo che si è concluso in piazza del Sedile, davanti alla sede del municipio. Negli interventi si sono alternati esponenti di vari movimenti giovanili e di diversi colori politici. Chiari i messaggi sugli striscioni: "Studenti che non dimenticano i loro diritti; rivendichiamoli"; "Non rubate il nostro futuro", "Memoria, impegno, rabbia".

 

QUI ANCONA - ''Il Governo casca, ma per la scuola questo non basta''. E' lo slogan scritto sullo striscione portato oggi in corteo ad Ancona da un centinaio di studenti, della Rete degli studenti medi ''Don Chisciotte'' e dal Sindacato universitario Gulliver- Sinistra studentesca, per rivendicare il diritto allo studio. La manifestazione, partita da piazza Cavour e conclusasi in piazza della Repubblica dopo aver percorso corso Stamira, si è svolta senza incidenti, presidiata dalle forze di polizia. Disagi per il traffico, che ha subito rallentamenti.  L'iniziativa cade nella Giornata internazionale del diritto allo studio, con mobilitazioni in molte città marchigiane e italiane. Al grido di ''Profumo ridacci il nostro futuro'', rivolto al neo ministro dell'Istruzione, gli studenti hanno reclamato dalle istituzioni aiuti concreti per poter studiare, dalla diminuzione delle spese per la didattica e i libri di testo, al miglioramento delle strutture edilizie (per metterle a norma servono 20 miliardi di euro), con palestre, laboratori e tecnologie, essenziali all'adeguato svolgimento delle lezioni. Chiesta dalla Rete degli studenti medi anche la diminuzione dei costi dei trasporti urbani ed extraurbani, in base ai redditi, e analoghe facilitazioni attraverso la carta 'Io Studio' per abbattere del 50% i costi d'accesso a musei e altre offerte culturali. Richieste concrete anche da parte degli universitari della Lista Gulliver, presenti insieme alle organizzazioni studentesche Officina universitaria di Macerata e Agorà di Urbino. 

 

CATANZARO - Alcune centinaia di studenti delle scuole superiori di Catanzaro hanno manifestato stamani nel capoluogo calabrese. La manifestazione è stata promossa nell'ambito della giornata mondiale di
mobilitazione studentesca per i diritti, il welfare e un altro modello economico.
Nel corso del sit-in non sono stati registrati incidenti o momenti di tensione. Gli studenti si sono limitati ad esporre striscioni e a urlare slogan a difesa della scuola e per denunciare le condizioni non sempre ottimali delle strutture. Altre manifestazioni si sono svolte a Potenza e Reggio Calabria.