Caravaggio, 24 novembre 2011 - L'acronimo deriva dalla denominazione tecnica del sistema antifurto, ovvero Monitoring infringement Ksolutions equipment, ma il risultato, “Mike”, non può non far tornare alla mente la triste e drammatica vicenda del trafugamento, avvenuto nel gennaio scorso, del feretro di Mike Bongiorno, l’amatissimo presentatore televisivo scomparso nel 2009. L’obiettivo dell’innovativa dotazione creata e brevettata sui cofani funebri prodotti a Caravaggio dalla Art funeral Italy, azienda fondata nella Bassa Bergamasca a metà degli anni Settanta da Gianni Imeri e poi passata al figlio Paolo, è, del resto, proprio questo: impedire che la bara del caro estinto venga “rapita”, o comunque asportata dal luogo della sepoltura, da malintenzionati senza scrupoli.

 

«Un'esigenza – dice il titolare – che ci è stata manifestata direttamente dalla clientela» che è, vale la pena precisarlo, costituita in modo particolare da ricchi e da vip di tutto il mondo, in particolare russi, giapponesi e americani. Legittima, quindi, la preoccupazione di poter finire, da morti, nel mirino di qualche delinquente. «Il nostro sistema – spiega Imeri – monitora costantemente le vibrazioni. In caso di spostamento, parte immediatamente una segnalazione o alle forze dell’ordine o agli istituti di vigilanza collegati in modo da consentire un tempestivo intervento sul posto». Un po’, per semplificare, come accade con gli allarmi delle abitazioni private con, oltretutto, un’opportunità in più: la ricetrasmissione, infatti, può essere applicata anche alle urne funerarie che sono più facili da asportare. Per la Art funeral Italy si tratta di una nuova frontiera nell’impegno a fornire ai clienti prodotti d’alta classe sempre più all’altezza delle richieste.

 

L’azienda, infatti, che da oggi è presente con un proprio stand a “Luxury and Yachts”, il Salone internazionale del lusso che apre i battenti a Verona, è specializzata nella produzione di bare d’alta classe, intagliate a mano dal maestro Tino Resmini, o prodotte con materiali innovativi e di ultima generazione, come il corno di bue, l’oro, la madreperla, e ancora con componenti high-tech quali carbonio e titanio. «Stiamo parlando – dice Imeri – di oggetti inconfondibili, creazioni di altissimo pregio, riconducibili alla nostra committenza esattamente come le loro impronte digitali. Tutto ciò in un settore merceologico privo di identità come quello dei cofani funebri, delle urne cinerarie, delle fotoporcellane e degli accessori».

 

Chiaro che la faccenda non si presenta proprio a portata di tutte le tasche: parlare di prezzi è difficile, perché molto dipende dalla tipologia di modello e dagli eventuali complementi, tuttavia in ballo ci sono decine di migliaia di euro. Da ricordare, fra l’altro, che tra i vari modelli proposti da Art funeral Italy ce n’è anche uno in grado di segnalare un eventuale risveglio da morte apparente e un altro fornito di webcam dedicato a chi, non potendo partecipare alle esequie, può comunque seguire il rito funebre tramite Internet.