Roma, 24 novembre 2011 - La probabile stangata sulla casa potrà variare, mediamente, da 136 euro, se si considera la sola Ici, a 340,15 euro per famiglia con l’Imposta municipale unica più imposta sui servizi.

Questa stima emerge da una elaborazione, della Uil Servizio politiche territoriali, relativa agli effetti dell’introduzione della nuova tassa sulla casa (Imu) e sui servizi (Res), o per una semplice reintroduzione della sola Ici sulla prima casa nelle 104 città capoluogo di provincia.

Il risultato secondo le stime della Uil, per la sola Imu, produrrà un gettito di 5,7 miliardi di euro con le attuali rendite catastali, che diventerebbero 6,3 miliardi di euro nel caso di una rivalutazione delle rendite del 15%.

Mentre l’introduzione della ReS produrrà un gettito complessivo di 3,1 miliardi di euro con le attuali rendite catastali, che arriverebbe a 3,4 miliardi di euro con la rivalutazione del 15% delle rendite. Quindi un potenziale extragettito strutturale che potrebbe arrivare a oltre 9,7 miliardi di euro.

L’indagine ha preso a campione il costo annuo delle possibili imposte riferito ad un appartamento di 80 mq, categoria A/2 (abitazione civile) o A/3 (abitazione economica e popolare) che è il taglio medio delle città capoluogo, analizzandone le rendite catastali rapportate a 5 vani e siti in zona censuaria semiperiferica.

Il calcolo è stato fatto elaborando le nuove imposte sia con l’attuale percentuale di rivalutazione catastale (5%), sia con una rivalutazione delle rendite del 15%.