Genova, 21 dicembre 2011 - E' stata liberata alle 14 ora locale la 'Savina Caylyn', la nave della compagnia D’Amato sequestrata l’8 febbraio 2011 vicino all’isola yemenita di Socotra. A bordo ci sono cinque italiani. I marinai a bordo della Savina Caylyn, ostaggio dall’8 febbraio dei pirati somali, sono: Giuseppe Lubrano Lavadera, comandante della nave, e Crescenzo Guardascione, terzo ufficiale di coperta, entrambi di Procida ; Gianmaria Cesaro, allievo di coperta, di Sorrento; Antonio Verrecchia, direttore di macchina, di Gaeta, ed Eugenio Bon, primo ufficiale di coperta, di Trieste.

E’ stato liberato anche tutto l’equipaggio della Savina Cailyn, 22 uomini, di cui 5 italiani e 17 indiani. L’operazione si è conclusa alle 4 ora locale ad Harar Dhere, a nord di Mogadiscio, con il capo pirata Ilyaas, del clan Murar Shade, che a sua volta fa parte della grande famiglia degli Hawiye. La presenza di 17 indiani tra l’equipaggio potrebbe avere reso difficoltose le trattative, a causa dell’atteggiamento aggressivo dell’India nei confronti dei pirati.

MONTI ESPRIME LA SUA GIOIA - Il presidente del Consiglio Mario Monti ha espresso la sua più viva soddisfazione per il rilascio dell`equipaggio e della nave. Il presidente Monti, riferisce una nota di palazzo Chigi, si sente molto vicino ai 5 marinai italiani rilasciati, e alle loro famiglie, per la dura prova che hanno dovuto sopportare in questi lunghi mesi di attesa.

FARNESINA: NESSUN RISCATTO - Il governo italiano ha "evitato qualsiasi azione di tipo militare" per garantire la sicurezza dei 5 italiani membri dell’equipaggio della Savina Caylyn, e non ha "mai contemplato" l’ipotesi di una "trattativa con i pirati" o il "pagamento di riscatti" per la liberazione. In precedenza il sito 'Somalia report', citando "fonti dei pirati", aveva sostenuto che per il rilascio era stato pagato un riscatto di 11,5 milioni di dollari. Secondo la ricostruzione fornita, il riscatto è stato pagato in due fasi. Una prima somma di 8,5 milioni di dollari, contenuta in un pacco, sarebbe stata lanciata da un elicottero stamattina all’alba, mentre il secondo pacco, contenente il resto del riscatto, sarebbe stato consegnato ai sequestratori alle 12.30 (le 10.30 in Italia).

 

LA FIGLIA DEL COMANDANTE: FINALMENTE LIBERI - "Finalmente liberi". Lo ha scritto sulla sua pagina Facebook Libera Lubrano Lavadera, la figlia del comandante procidano della Savina Caylyn, la nave della D’Amato liberata oggi dopo essere stata sequestrata dai pirati somali l’8 febbraio scorso.