Roma, 27 dicembre 2011 - Non si arresta la fuga dei cervelli all’estero. Secondo un’indagine dell’Istat compiuta su oltre 18 mila dottori di ricerca, quasi 1.300 - il 7% - si sono spostati all’estero.

La ricerca è stata realizzata tra dicembre 2009 e febbraio 2010 e riguarda i dottori di ricerca che avevano conseguito il titolo nel 2004 e nel 2006. La “fuga” ovviamente non riguarda soltanto i paesi esteri ma rimarca anche, all’interno del Paese, la differenza tra Nord e Sud.

Di questo 7%, spiega l’Istat, lo 0,6% già risiedeva all’estero. E all’interno della percentuale del 6,4%, risultano più all’estero i maschi delle femmine (7,6% contro 5,1% delle femmine). Si sposta di più soprattutto verso altri paesi chi ha conseguito il dottorato in giovane età (meno di 32 anni) e chi proviene da famiglie con un elevato livello d’istruzione (in cui almeno uno dei due genitori ha conseguito un titolo universitario).