Roma, 29 dicembre 2011- La crisi economica pesa sempre di più su artigiani e piccoli imprenditori, e aumentano i gesti dettati dalla disperazione


Ad Asti un imprenditore fallito di recente, F.S., 42 anni incensurato, ha rapinato una farmacia armato di cacciavite per far fronte a debiti e mandare avanti la famiglia, moglie e 3 figli. La rapina è avvenuta la sera di Natale, ma è stato identificato dalla Polizia grazie a telecamere e testimonianze. Ha subito confessato ed è stato arrestato: è accusato aver portato via 2000 euro alla farmacia e di esser poi fuggito.

Più grave invece l'episodio accaduto nel padovano, dove un artigiano di 54 anni si è suicidato per la disperazione dovuta ai problemi economici. R.S., 54 anni, viveva e lavorava a Campodarsego, titolare di una ditta individuale di pitture edili. È stato trovato dai familiari poco prima dell'una di notte: con una corda al collo fissata alla grondaia di casa. Un biglietto di poche righe, l'ultimo saluto ai suoi cari. Gli investigatori subito individuano nel calo di lavoro, nella difficoltà nel recuperare i crediti, le cause dell'estremo gesto.