Port- au-Prince, 12 gennaio 2012 – TERREMOTO di Haiti, due anni dopo. Nella ricorrenza della catastrofe che nel gennaio 2010 distrusse l’isola con 230.000 morti, 300.000 feriti e 1 milione di sfollati, la Fondazione Francesca Rava – NPH Italia Onlus da 25 anni attiva sull'isola, ha inaugurato oggi il nuovo reparto di maternità dell'ospedale Saint Damien. In questi anni la Fondazione ha realizzato ad Haiti 3 orfanotrofi, 30 scuole, 3 centri di riabiliatazione per disabili e un'officina ortopedica per la creazione di protesi alla cui realizzazione hanno contribuito anche i lettori di Quotidiano Nazionale. In questi giorni la presidente della Fondazione Mariavittoria Rava è ad Haiti e l'abbiamo raggiunta telefonicamente per raccogliere le sue impressioni.
Mariavittoria come sta vivendo l'isola la ricorrenza del terremoto?
“Proprio ieri sera abbiamo partecipato, insieme a Padre Rick Frechette, il medico in prima linea direttore di NPH Haiti, ad una messa celebrativa sulla collina dove sono sepolti migliaia di morti senza nome: è stata una grande emozione, con canti e balli abbiamo ricordato tutti quelli che non ci  sono più e abbiamo anche voluto dare un messaggio di speranza  a chi è rimasto tagliando il nastro di numerosi nuovi progetti, innanzitutto il nostro.
Di che si tratta?
“Del nuovo reparto Neonatologia dell'Ospedale Pediatrico St. Damien: reparto unico in Haiti con i suoi 32 posti letto e isole neonatali, dove ogni giorno si dona, a tanti neonati prematuri o con patologie, concreta speranza di cura e salvezza. Ci lavora solo personale haitiano che, in questi giorni, riceverà un corso di formazione dai medici dell'Ospedale Bambin Gesù di Roma con cui c'è un gemellaggio. Inoltre partirà un corso di ecografia ad opera di alcuni medici dell'ospedale dei Bambini Buzzi di Milano per far in modo che i medici e gli infermieri haitiani possano svolgere al meglio i loro compiti al reparto maternità. E' una bellissima struttura, sembra un ospedale di primo mondo e ne siamo orgogliosi perché questo popolo merita l'eccellenza”.
Come ha trovato la situazione ad Haiti dopo due anni?
“Ci sono ancora le macerie per la strada e centinaia di migliaia di persone che vivono sotto le tende donate loro 2 anni fa, senza acqua potabile e senza fognature: tanti muoiono di polmonite, di fame e di sete. E il bello è che oggi tante Ong stanno lasciando l'isola perché l'emergenza è considerata finita mentre le condizioni di vita di questo popolo sono ancora terribili. In un momento in cui tanti fondi sono ancora bloccati e, dei tanti soldi raccolti, pochissimi sono stati usati per la ricostruzion,e il nostro messaggio vuole essere invece che, se si vuole, si possono aiutare concretamente gli haitiani e le nostre strutture ne sono la testimonianza”.
Avete anche dei macchinari di altissimo livello per la ricostruzione delle protesi dei bambini.
“Sì, si tratta del progetto 'Officina Ortopedica' realizzato all'interno del centro di riabilitazione dei bambini disabili che si chiama 'Casa dei piccoli angeli', con il contributo dei vostri lettori che colgo qui l'occasione per ringraziare. Si tratta di uno scanner, una macchina istallata per realizzare le protesi su misura. Subito dopo il terremoto a tantissimi bambini hanno amputato gli arti per salvare loro la vita. Ma i monconi rimasti sono talmente piccoli che, ogni sei mesi, c'è bisogno di una nuova protesi su misura per questi bambini. Così abbiamo insegnato agli haitiani a realizzare direttamente qui le protesi con questo macchinario, invece che importarle dall'Italia. I ragazzi haitiani hanno fatto formazione in Italia e Francia e così ora posso realizzarle qui.
Cosa possiamo fare noi dall'Italia per aiutarvi nel viostro prezioso lavoro?
"Approfitto di questo spazio per fare un appello ai vostri lettori. Potete aiutare la Fondazione Francesca Rava adottando un bambino a distanza del programma “Angeli della Luce” per aiutare i bambini rimasti senza famiglia dopo il terremoto. Con 26 euro al mese, meno di un caffè al giorno, provvederete a mantenere un bambino nel nostro orfanotrofio dandogli cibo, vestiti, istruzione e spese mediche. Scaricate il modulo su www.nphitalia.org o chiamate lo 02/54122917".