Bologna, 7 febbraio 2012 - Auto di lusso restituite in tutta fretta ai concessionari in cambio di utilitarie o comunque di auto meno potenti e vistose. C’è anche questo tra gli effetti del recente blitz della Gdf a Cortina e dei nuovi controlli anti-evasione che passano ai raggi x chi viene trovato a girare in Ferrari o in Porsche. Ad affermarlo è il generale Domenico Minervini, comandante delle Fiamme gialle in Emilia-Romagna, che oggi durante la conferenza stampa di bilancio dell’attività della Gdf in regione nel 2011 ha raccontato questo curioso fenomeno, che lui spiega così: "Il Fisco comincia a fare paura sul serio".

Minervini spiega di vivere a Milano, ma questa corsa all’utilitaria si starebbe verificano un po’ ovunque. "Alcuni amici concessionari mi hanno detto che molti cittadini stanno dando indietro tutte le macchine 'importanti', per motivi vari. Normalmente dicono che la crisi economica li sta costringendo a rivedere il loro parco macchine, ma sostanzialmente c’è molta paura del Fisco", manda a dire Minervini.

"E’ cambiata l’opinione pubblica, gli evasori cominciano ad avere veramente paura - prosegue il generale - molti cittadini cominciano a eliminare segnali di capacità contributiva, probabilmente perché dichiarano poco o hanno dichiarato poco fino a questo momento". Minervini, poi, parlando dei controlli sulle auto di lusso, torna anche sul caso di Fabio Garagnani, il deputato del Pdl che nei mesi scorsi protestò per essere stato fermato dalla Gdf in strada. “Anche un onorevole bolognese ha polemizzato su questo fatto. Si rifiuta di accettare questo concetto, ma dimentica che il suo partito ha fatto si’ che questo provvedimento di legge passasse", gli risponde oggi Minervini.

Anche il comandante della Gdf di Bologna, Giancarlo Pezzuto, spiega l’importanza dei controlli sulle auto di lusso, così come quelli sull’emissione dello scontrino fiscale. E lancia un appello ai cittadini bolognesi, invitandoli a denunciare e a non farsi remore nel chiedere sempre l’emissione dello scontrino o della ricevuta. "Non abbiate imbarazzo a chiedere lo scontrino, chi deve provare imbarazzo è il commerciante che non lo fa. Chiedere lo scontrino è un dovere civico, è l’esercente disonesto che deve provare imbarazzo, non noi", afferma Pezzuto. Anche perché, prosegue, "il commerciante che non fa lo scontrino ci sta mettendo le mani nei portafogli. Lo scippatore per strada ruba ad un signora, chi non fa lo scontrino ruba alla collettività, non è meno grave".

Stesso discorso vale per i cittadini che girano in Porsche e poi magari dichiarano redditi ridicoli. "Chi gira in Ferrari e non dichiara regolarmente, ha la Ferrari pagata da noi", dice Pezzuto. Poi "sia chiaro- aggiunge il comandante della Gdf di Bologna- che non vogliamo criminalizzare la ricchezza e i beni di lusso. L’importante è che ci sia la regolarità fiscale", conclude.