ROMA, 21 febbraio 2012 - Sembrava fossero rimaste inascoltate, le proteste dei lavoratori immigrati (Foto) che in molte città hanno inscenato il 'mutanda day' per dire 'no' all'aumento delle tasse sui permessi di soggiorno.

Invece evidentemente il governo ci pensava, tanto che varerà a giorni un decreto le cui linee guida - si apprende - vanno dall'informatizzazione delle domande al raddoppio della durata dei permessi di soggiorno.

Anche in questo modom in fondo, si corregge la supertassa di soggiorno a carico degli immigrati (da 80 a 200 euro) entrata in vigore il 30 gennaio scorso col decreto Maroni-Tremonti.

Ovviamente infatti raddoppiando la durata dei permessi ci sarà un corrispondente risparmio per i richiedenti.
Ad esempio, il contributo è fissato in 80 euro per i permessi di durata compresa tra tre mesi e un anno. Raddoppiando la durata di validità dei documenti, lo straniero risparmia la metà dell’importo dovuto.

Lo stesso vale per i 100 euro pagati da chi chiede il permesso di durata compresa tra uno e due anni.
Accanto all’aspetto economico, i tecnici dei ministeri di Interno ed Integrazione si sono impegnati a spingere sull’informatizzazione delle procedure dei permessi di soggiorno e delle domande di cittadinanza per renderle più celeri e meno burocratiche, con risparmio anche per l’amministrazione dello Stato oltre che per l’immigrato.