Città del Vaticano, 2 marzo 2012 - "Speriamo che i suoi funerali non vengano spettacolarizzati, ma pure se questo accadrà non sarà certo colpa sua". E’ quanto dice monsignor Domenico Pompili portavoce della Cei, in merito ai prossimi funerali di Lucio Dalla che si svolgeranno a Bologna, sottolineando che la preoccupazione per il rischio di un eccesso mediatico relativo alle esequie di personalità famose, è di carattere generale e non riguarda certo solo il caso specifico di Lucio Dalla.

Il fatto è, spiega monsignor Pompili, "che la morte, quando tocca persone normali viene spesso rimossa, vissuta nel privato. Quando riguarda stelle del cinema o della canzone può diventare uno spettacolo, con un'esaltazione della persona, cioè della sua vita, che è un altro modo per non parlare della morte, per rimuovere il problema. Pensiamo al caso di Michael Jackson. Per il caso di Dalla, vediamo come andrà".

"Le esequie cristiane non sono uno spettacolo, anche se utilizzano la ricchezza e pluralità di codici della liturgia", spiega Pompili, secondo cui per le celebrità diventa "un evento che si consuma sotto i riflettori, un 'media event' che fa notizia per un paio di giorni e regala un po' di visibilità a qualche personaggio, o produce un po’ di 'retorica della pietà a distanza'".

Per mons. Angelo Lameri, dell’ufficio Liturgico Nazionale della Cei, contro la "spettacolarizzazione"delle esequie funebri, "occorre stare attenti, ad esempio, a non circondare in chiesa la bara con oggetti o elementi che vogliono solo esaltare la persona defunta. Da parte nostra c’è la preoccupazione che nel simbolismo, nei gesti, anche nei canti, come nel caso di mettere un disco durante il rito perché il ragazzo defunto amava tanto quel particolare cantautore, ci sia l’intento di esaltare la persona".

LA REPLICA DI ZACCHIROLI

’Nessuno si e’ mai permesso di pensare di mettere una canzone di Lucio durante la Messa. Lui era un uomo di fede e sapeva benissimo l’importanza della liturgia. Il suo funerale sara’ esattamente svolto secondo le norme che la liturgia approvata dalla Cei prevede’’. Lo sostiene Benedetto Zacchiroli, uno dei piu’ grandi amici di Lucio Dalla, consigliere comunale Pd con studi di teologia. Zacchiroli ha fatto riferimento alle parole pronunciate da mons. Alceste Catella, presidente della Commissione Cei per la Liturgia, che ha auspicato che il funerale di Dalla non si trasformasse in uno spettacolo.