Mogliano Veneto, 3 marzo 2012 - Bebe Vio ha un sogno e tanta tenacia. Le Olimpiadi. Possiamo aiutarla ad arrivarci, come tedofora, inviando una mail al comitato paralimpico londinese. E’ facile spingerla verso questo obiettivo, strameritato, basta seguire le indicazioni che troverete sul sito della sua associazione: www.art4sport.org.

Bebe sta per Beatrice, ma non la chiamano col suo nome di battesimo neanche a scuola, quando la prof fa l’appello. La ragazza di Mogliano Veneto, 15 anni da compiere a giorni, a causa di una setticemia si è vista amputare prima gli arti superiori, poi quelli inferiori. In questo modo i medici hanno impedito che morisse e le hanno salvato anche gomiti e ginocchia. Non è cosa di poco conto, se si pensa all’entusiasmo e alla forza di volontà che anima questa campionessa di vita (e di scherma) in erba.

Bebe ha ripreso a tirare di scherma, seduta sulla sedia a rotelle. Ha una famiglia fantastica, che le dà forza e la sostiene, anche se a sentire papà Ruggero e mamma Teresa è lei che dà forza e sostegno ai suoi genitori. In attesa di stabilire dove sia la verità, diciamo che i Vio sono un bel team affiatato. Una squadra vincente.  Con l’esempio e l’associazione che è stata creata per donare protesi sportive ai ragazzi e alle ragazze che hanno gli stessi problemi di Bebe, sono state aiutate tante persone.

Il sogno di Bebe è partecipare ai Giochi. La ragazza è già stata convocata ai raduni collegiali della nazionale, ma sarà pronta per le prossime Olimpiadi, quelle di Rio de Janeiro. E’ ancora troppo giovane, ma non le manca certo il talento. Aiutiamola a conorare il suo sogno a Cinque Cerchi -che fra l’altro ha pure disegnato in una bellissima maglietta di Art4Sport - passiamo dal suo sito e scriviamo al comitato paralimpico.

Lorenzo Sani