Bologna, 4 marzo 2012 - Bologna, 4 marzo 2012 - "Buon compleanno Lucio". Un lunghissimo, commosso applauso ha salutato la salma di Lucio Dalla che lasciava la basilica di San Petronio dove si sono conclusi i funerali solenni del cantautore bolognese morto il primo marzo a Montreux. Gremita la basilica di San Petronio (foto), gremita piazza Maggiore dove migliaia di persone hanno assistito alle esequie. Un lunghissimo applauso aveva accolto l'ingresso prima in piazza (il video) e poi in basilica della salma di Lucio dopo la chiusura della camera ardente. Con tanta gente che aspettava in piazza (video). Tantissima gente: si parla di almeno 30mila persone, ma c'è chi parla di 50mila.

'Oggi, parafrasando una frase dello stesso Lucio Dalla, si apre il secondo tempo della sua vita''. Cosi' Gabriele Cavina, provicario della Diocesi, ha aperto la celebrazione. ''Oggi - ha proseguito - anche la basilica di San Petronio e' troppo piccola per lui, domenica scorsa era qui per la messa, oggi siamo qui per lui. Oggi avrebbe compiuto gli anni, la morte e' il definitivo compimento dei nostri anni".

Durante l'omelia del confessore di Lucio Dalla, padre Bernardo Boschi ha detto: "Lucio Dalla veniva da un colloquio con Dio incredibile, la sua fede passava attraverso l'uomo e rifletteva la sua umanità. Lucio con la parola e con la musica scolpiva nelle nostre anime, attingeva dalla profondità con la suja sete di Dio e dell'assoluto". Lucio, un figlio di Bologna. "Tutta Bologna ti vuole bene - sono sempre parole di padre Boschi -, tu hai amato tutti, questo popolo ti capisce, dalle autorità agli ultimi. Bologna ha perso un figlio vero. Lucio trasmetteva serenità e gioia, l'eredità che che ci lascia è proprio questa, l'insostenibile leggerezza dell'essere. Ti abbraccio, saremo sempre con te perché tu sarai in mezzo a noi. Buon compleanno Lucio, sarai con lei a festeggiare il tuo compleanno", dice. Poi padre Boschi si rivolge alla folla: "Non dobbiamo essere tristi".

La chiesa era gia' piena quando a mezz'ora all'inizio delle esequie. Nelle prime file della basilica c'era tutto il mondo della musica italiana e dello spettacolo (foto), Gianni Morandi ("Da Bologna è venuto un affetto incredibile), Renzo Arbore, Gigi D'Alessio, i Pooh al completo, Eros Ramazzotti, Jovanotti, Ligabue, Luca Carboni, Roberto Vecchioni, Samuele Bersani, Renato Zero, Ornella Vanoni, Gianluca Grignani, Cesare Cremonini, Enrico Lo Verso, Alessandro Bergonzoni. L'amico Andrea Mingardi. E tantissimi altri.
Tra i politici presenti il presidente della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani, il sindaco di Bologna Virginio Merola, la presidente della Provincia di Bolgona, Beatrice Draghetti, il leader Udc Pierferdinando Casini. Presenti anche il presidente della Fondazione Carisbo, Fabio Roversi Monaco, il rettore dell'Alma Mater Ivano Dionigi, Luca Cordero di Montezemolo col figlio. Numerosi i gonfaloni in chiesa: quelli del Comune di Bologna e del Comune di Manfredonia, della Provincia di Foggia.

Un momento toccante verso la fine della cerimonia quando l'amico di Lucio Marco Alemanno ha recitato il testo di Rondini (video) con la voce rotta dalla commozione. Poi la benedizione finale. Sulla bara,  portata sul carro funebre al termine dei funerali, e' stata posata una corona di fiori inviata dalla Presidenza della Repubblica. Sulla bara, inoltre, c'erano incoltre una foto del cantante scomparso oltre ad una rosa, un cornetto portafortuna e un portacenere con dentro una sigaretta. 

La salma di Lucio è stata tumulata nel cimitero della Certosa (le foto) vicino a quella della mamma. E ancora una volta c'era folla per applaudirlo e per scandire il suo nome, rompendo il silenzio dopo l'ultima benedizione. Lucio Dalla è arrivato al cimitero dopo un breve giro che da piazza Maggiore ha toccato alcune strade del centro come ultimo saluto alla citta', atteso da circa 500 persone. Alcuni di loro lo hanno salutato alzando la sciarpa rossoblu' del Bologna. Il cantautore e' stato tumulato in una tomba a muro al piano superiore del campo 71, poco distante dal padre Giuseppe, morto quando lui aveva sette anni, e dalla madre Jole Melotti. Ad accompagnare il feretro fino all'ultimo c'erano Ron, Marco Alemanno, Tobia Righi, Benedetto Zacchiroli e Gaetano Curreri. Sulla bara, un portacenere di vetro tenuto fermo con nastro adesivo e un mozzicone di sigaretta. Prima della tumulazione il corteo funebre ha fatto un breve giro sui colli bolognesi, tanto amati dal cantautore. La stessa cosa successe quando mori' la madre Iole, e allora fu proprio il figlio a regalarle un'ultima veduta della citta' dall'alto.

In piazza Maggiore durante i funerali si sono registrati 16 malori.

L'OMAGGIO DEL DALL'ARA - Commozione prima, durante e dopo il match fra Bologna e Novara. Capitan Di Vaio deposita un mazzo di fiori nel posto dove abitualmente si siedeva Lucio Dalla, allo stadio risuonano le canzoni dell'artista. L'ultimo omaggio arriva dai rossoblù, che piegano il Novara 1-0 grazie a un gol di Acquafresca nella ripresa.

Non riesce la dedica, invece, alla Virtus Bologna, altra passione di Dalla. I bianconeri crollano a Varese: 86-63 il risultato finale.


Luigi Manfredi