Reggio Calabria, 13 marzo 2012 - Davano sostegno economico e logistico al pericoloso latitante Domenico Condello, esponente di vertice della ‘ndrangheta reggina, proteggendo e favorendo gli interessi economico-imprenditoriali della cosca da questi capeggiata.

I carabinieri del Ros e del Comando Provinciale di Reggio Calabria stanno eseguendo un provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 18 indagati per associazione mafiosa, procurata inosservanza della pena, favoreggiamento personale e intestazione fittizia di beni, aggravati dalle finalità mafiose.

L’odierna operazione ‘Lancio’ costituisce naturale prosecuzione di quella ‘Reggio - Nord’, portata a termine dall’Arma di Reggio Calabria il ottobre scorso, nel cui ambito erano stati individuati una parte degli interessi economici dell’articolazione reggina della ‘ndrangheta legata al latitante Condello - quelli relativi all’acquisizione de ‘Il Limoneto’ - documentando anche le modalità esecutive dell’operazione d’intestazione dell’attività commerciale a soggetti ‘puliti’. Il boss Condello, classe ‘56, è inserito nell’elenco dei latitanti di massima pericolosità facenti parte del ‘Programma Speciale di Ricerca’; latitante dal dicembre 1990, deve scontare l’ergastolo.