Roma, 23 marzo 2012 - L’aereo dell’Alitalia con a bordo il Papa Benedetto XVI è decollato dall’aeroporto di Fiumicino alla volta di Lehon, alle nove e cinquanta. Il Papa si recherà in Messico e nella Repubblica di Cuba.

Il Presidente del Consiglio Mario Monti aveva accolto alle nove e venti all’aeroporto di Fiumicino, Papa Benedetto XVI in procinto di partire alla volta del Messico prima tappa del ventreesimo viaggio apostolico all’estero che lo condurrà anche nella Repubblica di Cuba.

Il Santo Padre era arrivato allo scalo romano con un elicottero dell’Aeronautica miltare: il Premier lo ha accolto già sotto l’elicottero e lo ha accompagnato, parlando fitto fitto e in modo cordiale, sino alle scalette del Boeing 777 dell’Alitalia battezzato “Sestriere”.

Qui dopo lo scambio di saluti con Monti, il Papa è stato accolto fra gli altri, dal presidente di Alitalia Roberto Colaninno, dall’Amministratore Delegato di Aeroporti di Roma, Lorenzo Lo Presti e dal Presidente dell’Enac Tito Riggio.

Il Papa, nel salire le scalette dell’aereo, a metà tragitto si è voltato per un saluto con la mano rivolto a tutti i presenti. Il Santo padre si è appoggiato ad un elegante bastone in legno.

UN MESSAGGIO A NAPOLITANO - “Nel momento in cui lascio Roma per recarmi in Messico e Cuba per sostenere la missione della chiesa locale e portare un messaggio di speranza, mi è caro rivolgere a lei, signor Presidente, il mio deferente saluto, che accompagno con fervidi auspici per il benessere spirituale, civile e sociale del popolo italiano, cui invio volentieri la benedizione apostolica”. E’ il telegramma che il Papa ha fatto pervenire al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, prima di lasciare l’Italia diretto in America Latina.

 

MESSAGGIO DI NAPOLITANO -  “Santità, desidero farle pervenire il più sincero ringraziamento per il messaggio che ha voluto cortesemente indirizzarmi nel momento in cui si accinge a partire per il viaggio apostolico in Messico e a Cuba”. Comincia così il messaggio che il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato a Sua Santita’ Benedetto XVI.


“Grande è l’attenzione con cui l’intera comunità internazionale guarda a questa sua nuova missione, così come - prosegue il messaggio - intense sono l’attesa e la speranza della popolazioni che si accinge a incontrare e che, sono certo, la accoglieranno con particolare calore. Sono convinto che la sua attesa visita trasmetterà profondi sentimenti di vicinanza e di comunione alle popolazioni di questi Paesi e dell’intero continente latinoamericano. Essa costituirà un alto richiamo morale ad affrontare in spirito di rinnovata solidarietà e unità le importanti sfide civili e sociali che attendono tali Nazioni. Mi è gradita l’occasione - conclude Napolitano - per rinnovarle i sensi della mia profonda stima e considerazione”.

IL PAPA -  Il Papa Benedetto XVI ha denunciato le "menzogne" dei narcotrafficanti del Messico e ha espresso l'auspicio di poter contribuire a "un dialogo costruttivo" con il regime comunista a Cuba, parlando a bordo dell'aereo che lo conduce in questi due paesi, per il suo 23esimo Viaggio Apostolico internazionale. Il Santo padre ha detto che L'Avana deve abbandonare il marxismo, ormai superato, a ricercare "nuovi modelli". "Il problema del narcotraffico e della violenza è una grande responsabilità per la Chiesa (del Messico), che ha una popolazione" composta per l'80 per cento da cattolici, ha detto il papa rispondendo alle domande poste in anticipo dai giornalisti. Il Papa ha esortato a "smascherare le menzogne" e "l'idolatria del denaro, che rende gli uomini schiavi", e ha invitato i cattolici a "fare il possibile contro questo male, distruttore dei nostri giovani".

"La nostra grande responsabilità è quella di educare le coscienze, educare alla responsabilità morale", ha aggiunto Benedetto XVI. "L'uomo ha bisogno dell'infinito, se Dio non è più l'infinito, l'uomo si crea il suo proprio paradiso, un'apparenza di infinito. Dobbiamo fare il possibile per smascherare il male", ha proseguito Benedetto XVI.

Per quanto riguarda la situazione a Cuba, il Papa ha detto che il regime dell'Avana dovrebbe abbandonare l'ideologia marxista, che a suo avviso "non risponde più alla realtà", per ricercare "nuovi modelli". Benedetto XVI ha anche espresso la volontà dei cattolici di "aiutare un dialogo costruttivo per evitare traumi".