TRANI, 26 marzo 2012 - Colpo di scena nel caso del sorbitolo killer. Da fonti della procura di Trani si apprende che la sostanza tossica  fatta ingerire alla ventottenne morta a Barletta sabato scorso durante un banale test clinico conterrebbe nitrito di sodio con una concentrazione del 70% e non sorbitolo. La sostanza era stata acquistata in confezione da 5 chili come sorbitolo su eBay, che ora ha bloccato le vendite in tutto il mondo.

La procura di Trani ha avviato accertamenti per rintracciare tutti gli acquirenti che hanno ordinato tramite il canale di compravendite online eBay confezioni da cinque chilogrammi di ‘sorbitolo’, che stando ai primi accertamenti, è risultato essere nitrito di sodio, sostanza molto tossica.

La confezione sbagliata potrebbe provenire dall’Irlanda: sarebbe stata ricostruita parte del percorso dall’estero; per questo a seguito dell’allerta del ministero della salute italiano stanno collaborando investigatori inglesi e irlandesi.

A produrre un grande quantitativo di sorbitolo sarebbe stata 2 anni fa una ditta italiana che l’ha venduta ad una inglese; quest’ultima la vende ad una ditta irlandese che commercia sorbitolo in Italia. E una confezione, sempre secondo la ricostruzione, sarebbe andata al centro clinico di Barletta.

Sarebbe quindi in Irlanda che, probabilmente, avviene qualche errore, inserendo nitrito di sodio al posto del sorbitolo o insieme al sorbitolo. L’ipotesi da verificare è che dunque ci sarebbe stato un errore di confezionamento.

COS'E' IL NITRITO DI SODIO - E' una sostanza molto comune, che viene usata come conservante per i cibi, che ha lo stesso aspetto esteriore del sorbitolo, dice il tossicologo del centro Antiveleni di Pavia Carlo Locatelli:  “Il nitrito di sodio, conosciuto anche come salnitro, in microdosi viene utilizzato come conservante per i cibi vista la velocità con cui aveva agito la sostanza nel caso della donna di Barletta una delle ipotesi piu’ probabili era proprio che fosse questa molecola”.

Il nitrito è una polvere bianca, e la dose letale per l’uomo e’ fissata in circa 22 milligrammi per chilo di peso corporeo.