Milano, 4 aprile 2012 - Francesco Belsito avrebbe prelevato oltre 200 mila euro dalle casse della Lega per destinarli alle spese personali dei figli di Bossi. La ricostruzione, secondo alcune indiscrezioni, si evincerebbe dalla relazione dei carabinieri del Noe, contenuta negli atti dell'indagine sull'ex tesoriere della Lega, accusato di appropriazione indebita e truffa ai danni dello Stato.

Fra i 200 e i 300 mila euro, invece, sarebbero stati prelevati per le spese del SinPa, il sindacato padano fondato da Rosi Mauro.

LE INDAGINI - Oggi, intanto, dopo le perquisizioni nella sede milanese della Lega in via Bellerio a Milano, l'attenzione si è concentrata su una cassaforte del tesoriere del Carroccio che si trova in un ufficio in via Poli, 13, a Roma. La documentazione contenuta all'interno della cassaforte è stata sequestrata. Secondo i magistrati, i documenti sono utili per l’indagine.