Bergamo, 19 aprile 2012 - Il feretro di Piermario Morosini è stato trasportato dai suoi amici fuori dalla chiesa accompagnato da un lunghissimo applauso, tra le lacrime e gli abbracci tra amici, familiari e don Luciano Manenti, che ha celebrato il funerale. Centinaia i tifosi all’esterno - mischiati fra loro e perlopiù delle squadre in cui ha giocato Morosini (Livorno, Pescara, Atalanta, Vicenza e Udinese) - che hanno acceso fumogeni e intonato cori, facendo sentire la loro presenza. La salma è stata portata al cimitero monumentale di Bergamo. Sul feretro è stata posata anche la maglietta numero 8 dell’Atalanta con il nome di Morosini. (FOTO)

I CORI DEI TIFOSI - “Nei nostri cuori, Piermario nei nostri cuori”. Con questo coro, urlato dai tifosi fuori dalla chiesa di San Gregorio Barbarigo del quartiere Monterosso di Bergamo, sono iniziati i funerali di Piermario Morosini. Un coro subito accolto da don Luciano Manenti. “Davvero Mario è nei nostri cuori, ora ci dobbiamo aiutare anche se non ci conosciamo tutti, siamo obbligati ad accoglierci gli uni con gli altri. Io non ho paura, siamo qui non solo per Mario, ma siamo qui con Mario. Questa e’ stata la cosa bella di questi giorni, chiamati da Mario e per mezzo di Mario siamo stati un ‘noi’”. I cori dei tifosi sono proseguiti anche al termine del funerale, all'uscita del feretro.

IN CHIESA LE CANZONI DI LIGABUE - Sono state suonate due canzoni di Ligabue - ‘Il giorno del dolore’ e ‘Non e’ tempo per noi’ - nella chiesa di San Gregorio Barbarigo, dove si è appena conclusa la cerimonia funebre per Piermario Morosini. "I giovani guardino a te come modello, di giovane che sa tradurre la gioia perché la possiedi dentro, nonostante tutte le prove che la vita ti ha riservato. Portatelo nel cuore come modello di riferimento’’, ha detto di Piermario don Romeo Luiselli, parroco di Monterosso.

IL RICORDO DELLA MADRE DELLA FIDANZATA - “Ciao Mario ti ringraziamo per la tua presenza nella nostra vita, ci hai insegnato tanto, hai reso tanti cuori puri e liberi come eri tu, abbiamo perso un figlio e un fratello, ma sappiamo che non ci vuoi tristi. Ti ringraziamo di aver regalato tanto amore alla tua Anna”. E’ il ricordo di Mariella Vavassori, la madre di Anna, la fidanzata di Piermario Morosini, nel corso del funerale del giovane giocatore del Livorno. “Ti chiedo solo un favore, almeno dal cielo quando ci penserai chiamami Mariella e non più signora, ti vogliamo bene”.

L'OMELIA DI DON MANENTI - "Dolce amico mio, timido compagno mio, ripartiamo da te’’: e’ iniziata con queste parole l’omelia di don Luciano Manenti dedicata a Piermario Morosini. Don Luciano ha ricordato che Morosini è ‘’venuto dalla terra e noi siamo uomini di terra qui’’. A Morosini bisogna solo dire grazie, ha aggiunto, "ma saresti tu il primo a dirci che questo grazie va girato alla gente che ti ha cresciuto e quindi alla tua mamma e al tuo papa’. Senza di loro tu non saresti tu e noi non saremmo noi’’.

PRANDELLI: IL CALCIO SI PONGA DEGLI INTERROGATIVI - “Grande rispetto per questo ragazzo che ci insegna che tutte le difficolta’ si posso affrontare”.
Lo ha detto il commissario tecnico della nazionale italiana di calcio, Cesare Prandelli al termine della cerimonia funebre di Piermario Morosini a Bergamo
. "Di fronte a questa tragedia il calcio deve porsi degli interrogativi. Medicina sportiva e prevenzione in Italia sono all’avanguardia, ma si può migliorare’’.