Roma, 19 aprile 2012 - Il disturbatore tv Gabriele Paolini è stato condannato a 4 mesi e quindici giorni di reclusione per interruzione di pubblico servizio. La pena, convertita a 9 mesi di libertà controllata, è relativa all’essersi “inserito nel campo di una ripresa del Tg3 durante un collegamento” effettuato dalla giornalista Francesca Lagorio il 20 aprile del 2010 da piazza San Giovanni.

Il giudice ha invece assolto Paolini dall’accusa di violenza privata consistita per la procura nell’aver “spintonato i tecnici della Rai Tg3” e nell’aver urlato al microfono “ingiurie e calunnie” nei confronti del Papa e di esponenti politici. Il pm aveva chiesto una condanna a sei mesi di reclusione per l’imputato. Per questa vicenda, il gip Giovanni Ariolli, il 19 maggio 2010, aveva disposto per Paolini la misura del divieto di dimora nella Capitale, provvedimento poi confermato dal tribunale del riesame.