Enna, 26 aprile 2012 - E’ stato il fidanzato e convivente Francesco Lo Presti, 34 anni, ad uccidere Vanessa Scialfa, 20 anni. Lui stesso dopo un lungo interrogatorio è crollato ed ha accompagnato gli inquirenti nel luogo dove aveva abbandonato il corpo. Tra i due ci sarebbe stato un litigio, forse scoppiato per gelosia. L’uomo avrebbe strangolato Vanessa, quindi dopo avere gettato il corpo dal cavalcavia della statale 117 bis, sarebbe andato dai carabinieri a denunciare la scomparsa della fidanzata, raccontando del litigio al termine del quale lei era uscita da casa.

I militari avevano interrogato Lo Presti per 12 ore, ma il giovane aveva continuato a dare quella versione dei fatti senza cadere in contraddizioni. Nel frattempo era stato costituito il congiunto gruppo per le ricerche di carabinieri e polizia. Questa mattina Lo Presti è stato nuovamente sentito negli uffici della questura e al suo racconto sarebbero cominciate ad emergere incongruenze. Messo di fronte all’evidenza il trentaquattrenne disoccupato è crollato ed ha condotto gli inquirenti nei pressi della ex miniera dove aveva abbandonato il cadavere di Vanessa. Straziati i genitori della ragazza.

Il padre all’obitorio di Enna dopo il riconoscimento ha mormorato: “Datemelo tra le mani”. Non ci sono ancora particolari sulle modalità dell’omicidio, ma sembra che la ragazza sia stata strangolata. Lo Presti è in stato di fermo con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere.

ERA SCOMPARSA MARTEDI' SCORSO - Vanessa Scialfa era scomparsa martedì scorso. Era descritta come una ragazza tranquilla, non facile ai colpi di testa. I suoi familiari, che avevano diffuso appelli anche attraverso i social network per ritrovarla, avevano da subito escluso un allontanamento volontario. Le ricerche erano scattate immediatamente. Dopo il ritrovamento del corpo, l’ipotesi degli inquirenti è stata subito quella dell’assassinio. Il suicidio infatti è stato escluso anche perché Vanessa si era allontanata a piedi e difficilmente avrebbe potuto raggiungere così, da sola, la zona mineraria, che dista alcune decine di chilometri da Enna.