Roma, 27 aprile 2012 - I giudici della sesta sezione della Corte di Cassazione hanno confermato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per Valter Lavitola nell’ambito dell’inchiesta barese sul caso Tarantini per l’accusa di induzione a rendere dichiarazioni mendaci all’autorità giudiziaria.

Respinto il ricorso dell’ex direttore de l’Avanti che è rinchiuso nel carcere napoletano di Poggioreale anche per le accuse relative alla gestione dei fondi per l’editoria e per una presunta corruzione internazionale. Si attende il deposito delle motivazioni per conoscere le esatte ragioni della pronuncia della Suprema Corte.