Enna, 28 aprile 2012 - "Se mio figlio avesse fatto una cosa del genere avrei chiesto perdono e poi lo avrei ripudiato non l’avrei mai più voluto vedere’’. Lo dice Isabella Castro, la mamma di Vanessa Scialfa (FOTO) la giovane di 20 anni strangolata dal convivente Francesco Lo Presti (VIDEO-IL LUOGO DEL RITROVAMENTO)  .

La donna è davanti al tribunale di Enna insieme al marito. Stanno aspettano che sia eseguita l’autopsia sul corpo della giovane, che si terrà oggi all’obitorio del cimitero. ‘’Se mi avesse cercata forse l’avrei abbracciata - aggiunge -. Capisco che anche per loro è un dolore. Ma un giorno lei potrà riabbracciare suo figlio, Vanessa non tornerà mai piu’’’.

"E’ una giornata difficile, molto dolorosa, pesante. Un peso non tollerabile - afferma Giovanni Scialfa, padre della vittima - stiamo aspettando che ci consegnino mia figlia per darle finalmente un bacio’’. I genitori di Francesco Lo Presti sono invece chiusi in casa ‘’Non vogliamo dire niente - dice la sorella dell’omicida al citofono -. E’ giusto che rispettiate il nostro dolore’’.

"Tanto tranquillo non sembrava - dice il portiere dell’albergo Federico II, dove Francesco aveva lavorato fino alla mattina del delitto quando si era licenziato -. Si capiva che aveva problemi suoi personali. Ma non avrei mai pensato fosse stato capace di uccidere una persona’’.

Oggi comunque sono in pochi a volere parlare di Francesco e anche gli amici di sempre fanno fatica. ‘’Lo conosco da quando avevamo 14 anni, dall’adolescenza. - dice Gaetano Santi Cutrona - Lo ricordo come un ottimo ragazzo. Affabile e sempre disponibile verso gli altri che però negli ultimi anni ha fatto un percorso diverso, delle scelte diverse".

L'ESAME DEI RIS - Oltre alla piena confessione ci sono anche i rilievi del Ris a inchiodare l’assassino di Vanessa Scialfa. Il sostituto procuratore di Enna Augusto Rio ha conferito stamani l’incarico al medico legale Cataldo Raffino che dovrà eseguire l’autopsia sul corpo della giovane. A coadiuvare le operazioni anche il medico legale della polizia Letizia Galtieri.

Intanto i Ris di Messina hanno concluso i rilievi nell’appartamento dove si è consumato l’omicidio, in Via Filippo Gallina a pochi passi dal Castello di Lombardia. I militari hanno trovato tracce di sangue probabilmente fuoriuscito dal naso della vittima dopo la strangolamento. Lo Presti aveva tentato di cancellare tutto con della varechina ma il luminol ha rivelato la presenza di tracce ematiche.