Milano, 28 aprile 2012 - Equitalia sempre più nel mirino. E adesso si muove anche la politica contro la società di riscossione dei tributi. L'offensiva parte dalla Lega nord con l'ex ministro dell'Interno, Roberto Maroni e trova una sponda nel sindaco di Milano, Giuliano Pisapia.

L'EX MINISTRO DELL'INTERNO - ''I Comuni disdicano i contratti con Equitalia assumendo in proprio la riscossione'' dei tributi. E'  questa la proposta che lancia Maroni. Lo fa a Milano in occasione di un incontro organizzato a Palazzo Marino. Si tratta di un'iniziativa che verra' lanciata anche in occasione della 'Lega unita day', che si terra' lunedi' primo maggio a Zanica. Maroni, in particolare, cita i casi del sindaco di Morazzone, che, appunto, ha disdetto il contratto con Equitalia, dopo avere ottenuto l'ok in Consiglio anche da parte della sinistra. Cita poi anche il sindaco di Calalzo in provincia di Belluno, che ha fatto lo stesso, ''Sono iniziative che condivido: se tutti i Comuni lo facessero - conclude - il segnale a Roma sarebbe forte e chiaro''.

IL SINDACO DI MILANO - A Maroni fa sponda, come detto, Pisapia. Rescindere il contratto con Equitalia è una "iniziativa da studiare". Lo afferma il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, commentando quanto fatto dai primi cittadini di Morazzone, in provincia di Varese, e di Calalzo, in provincia di Belluno. Certo, fa notare, si tratta di realtà piccole e, dunque, "non so - dice - se sono estendibili anche in altre citta'". Certo e' che "le scelte dei sindaci di Morazzone e Calalzo "sono due scelte importanti", anche alla luce del fatto che "Equitalia ultimamente ne ha fatte troppe. Cominciate voi piccoli Comuni che avete meno problemi a farlo. Su queste scelte le grandi città - conclude - hanno molto da imparare".

LEGA ALL'ATTACCO SULL'IMU - L’ex ministro degli Interni Roberto Maroni annuncia il lancio, martedì a Zanica (Bergamo), in occasione del 'Lega Unita Day', di una "protesta fiscale contro l’Imu, una tassa ingiusta", in cui avranno un ruolo non solo i cittadini, ma anche i sindaci. L’idea infatti, ha detto il triumviro leghista a margine del convegno 'La rivoluzione dei produttori', a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, prevede "una protesta fiscale da parte dei cittadini, con l’aiuto dei sindaci, che prenderanno alcune decisioni per mettere al sicuro i cittadini che decideranno di non versare l’Imu". "Promuoveremo - ha detto l’ex ministro dell’Interno - la disobbedienza civile e l’opposizione fiscale, in modo da non mettere nei pasticci i cittadini". "Coinvolgeremo i nostri oltre 500 sindaci - ha aggiunto Maroni - perché diano copertura a chi aderirà alla nostra iniziativa. La gente non deve scendere in piazza, ma deve fare obiezione fiscale. Allora sì che salterà il banco".

ANCHE BOSSI CONTRO L'IMPOSTA - Nel suo comizio a Conegliano, Umberto Bossi torna a criticare l’Imu "una tassa mutuata dal nostro federalismo ma noi - sottolinea - la pensavamo per la seconda casa". "La prima casa è sacra, è una cosa spirituale", rileva il Senatur.

E PISAPIA APRE ALLA LEGA - Il sindaco di Milano non esclude a priori un possibile asse, su questioni precise come la battaglia contro l’Imu, con la Lega Nord. "Se ci sono, su battaglie giuste, possibilità di unità di intenti e di azione - ha detto - credo sia dovere di un amministratore perseguirle". Questo però non vuol dire assenso alla 'rivolta fiscale' che la Lega si appresta a lanciare. "No alla rivolta, io propongo una lotta, un impegno per la giustizia fiscale", ha precisato Pisapia.

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