Roma, 2 maggio 2012 - In Italia circa tremila giovani hanno scelto di mettersi alla guida di un gregge come precisa scelta di vita per non arrendersi alla crisi provocata dalle delusioni dell’economia di carta. E’ quanto stima la Coldiretti, in occasione delle rilevazioni Istat sull’occupazione, nel sottolineare che si tratta in gran parte di giovani che intendono dare continuità all’attività dei genitori ma ci sono anche ingressi ex novo spinti da una scelta di vita alternativa a contatto con gli animali e la natura.

Quando a guidare il gregge sono i più giovani si assiste secondo la Coldiretti a un impulso nell’attività con il 78% dei giovani che investe - anche nella crisi - sul miglioramento dei prodotti aziendali. La diffusa capacità d’innovazione si concentra sulla qualità e sicurezza del prodotto ma anche nella capacità di presidiare il mercato attraverso nuove formule commerciali come la vendita diretta.

La presenza dei giovani è una garanzia per il futuro della pastorizia in Italia dove si producono - sottolinea Coldiretti - oltre 60 milioni di chili di formaggi pecorini dei quali oltre la metà a denominazione di origine (Dop). All’esportazione va oltre il 25% della produzione. Nella produzione Made in Italy a denominazione di origine a fare la parte del leone - continua Coldiretti - è il Pecorino Romano Dop che copre l’80%, ma hanno ottenuto protezione comunitaria come denominazioni di origine anche il pecorino Sardo, il Siciliano e il Toscano e quello di Filiano oltre al Fiore Sardo e al Canestrato Pugliese.