Roma, 3 maggio 2012 -  Malessere per il senatore a vita Giulio Andreotti, 93 anni. Il sette volte presidente del Consiglio, dopo un principio di crisi respiratoria dovuta ad una bronchite, è stato portato al pronto soccorso del Policlinico Gemelli per i controlli necessari. In un primo momento, secondo quanto si è appreso da fonti vicine ad Andreotti, le condizioni non avrebbero destato allarme.

PROGNOSI RISERVATA - Le condizioni di salute del senatore "sono severe ma stabili. La prognosi è riservata". Lo afferma una nota del Policlinico Gemelli. Andreotti secondo la nota è stato ricoverato a seguito di una crisi cardiaca successiva a una infezione respiratoria ed è ora assistito in terapia intensiva presso il dipartimento d’emergenza del Gemelli. In un secondo comunicato l'ospedale da sapere che le condizioni cliniche "permangono stabili con graduale miglioramento dei parametri cardiorespiratori".

IL MALORE - Il senatore a vita Andreotti, secondo quanto risulta all'agenzia Adnkronos, è stato prelevato dall'ambulanza dalla sua casa romana, in corso Vittorio Emanuele, intorno alle 13.26. L'ex presidente del Consiglio è stato visto con una mascherina dell'ossigeno da numerosi passanti. A quanto si apprende da fonti sanitarie, Andreotti è giunto al pronto soccorso del Policlinico Gemelli in codice rosso. Non è stato comunque necessario intubarlo. I medici si sono dichiarati ottimisti.

LA SEGRETARIA - "Il presidente sta bene e ha fatto anche qualche battuta". A riferirlo è Patrizia Chilelli, segretaria del senatore a vita ricoverato in terapia intensiva al Policlinico Gemelli di Roma. "Ora sono arrivati i figli Serena e Stefano - continua - respira normalmente ed è cortesissimo come sempre". "E pensare che Wikipedia lo aveva già dato per morto - ironizza la segretaria - appena vedrò il presidente lo informerò. Lui comunque ce l’ha messa tutta per smentire la notizia".

IL GENERO - "Quello che ha detto è che sta bene, per questo ci sentiamo sereni". Sono le parole del genero di Giulio Andreotti, Marco Ravaglioli, appena uscito dalla stanza dove è ricoverato il senatore a vita. "Non è arrivato nessuno a visitarlo, ma chiaramente solo i parenti - ha continuato - c’erano i due figli che vivono a Roma, gli altri saranno qui in serata. Le condizioni del presidente sono preoccupanti data l’età ma si sta riprendendo".

"Non sono superstizioso", ha risposto il senatore al genero quando questi gli ha fatto notare di essere capitato nella stanza numero 17 della terapia intensiva. E’ stato lo stesso Ravaglioli a riferirlo ai giornalisti.

IL MIGLIORAMENTO - Le condizioni cliniche del Senatore a vita Giulio Andreotti ''permangono stabili con graduale miglioramento dei parametri cardiorespiratori''. Lo afferma una nota del Policlinico. Il senatore e' tuttora ricoverato nella Terapia intensiva del Gemelli. La prognosi rimane riservata.

Redazione online