Tirana, 5 maggio 2012 - La procura albanese ha deciso di avviare verifiche sul caso di Renzo Bossi e sulla laurea ottenuta presso l’Università privata 'Kristal' di Tirana. La magistratura intende costituire un gruppo tra inquirenti ed esperti del ministero dell’Educazione per far luce sul diploma del figlio del Senatùr trovato nella cassaforte dell'ex tesoriere Francesco Belsito, dove era custodita la cartella 'The Familiy'.

Una prima verifica intanto potrebbe essere realizzata sul sistema elettronico di controllo che registra le entrate e le uscite dalle frontiere albanesi, per vedere se il figlio di Bossi sia venuto o meno a Tirana per seguire gli studi. Il Trota avrebbe conseguito il titolo universitario in 'gestione aziendale' della Facoltà di 'Economia aziendale' il 29 settembre del 2010, mentre il diploma è stato consegnato l'8 ottobre dello stesso anno.

In attesa dell'esito degli accertamenti, però, si è scatenata la rivolta degli studenti albanesi, che contestano il presunto trattamento di favore riservato al Trota. Secondo la legge albanese (l’Albania non fa parte dell’Unione europea), infatti, il figlio del fondatore della Lega avrebbe dovuto avere almeno la residenza per ottenere il diploma proprio come viene richiesto ai ragazzi albanesi che vengono in Italia per conseguire un titolo di studio. Insomma Renzo avrebbe ottenuto la laurea da clandestino.

L’Alleanza Rosso Nera, il nuovo partito di ispirazione nazionalista nato sull’onda della polemica contro il censimento, ha manifestato ieri davanti al Ministero dell’Istruzione per chiedere le dimissioni del ministro Myqerem Tafaj, accusandolo di avere contribuito al degrado del sistema universitario segnato da corruzione diffusa e di cui lo scandalo del diploma a Renzo Bossi è l’ultima "vergognosa vicenda".

Sulla questione è intervenuto anche il leader socialista Edi Rama, che due giorni fa era in Italia per incontrare gli studenti universitari albanesi che studiano a Firenze. Per Rama con la riforma del 2005, che ha liberalizzato il sistema universitario, si sono aperte molte università "alcune buone, altre fabbriche di diplomi a pagamento".

Intanto i siti dei principali media albanesi, che avevano riportato la notizia, sono stati subissati dai lettori che ironizzavano sui leghisti e il loro razzismo antialbanese, e sugli esami in lingua albanese che Renzo Bossi avrebbe sostenuto.

Dal canto suo, l’Università Kristal, proprietà dell’omonimo gruppo imprenditoriale, con una nota ha confermato l’iscrizione di Renzo Bossi e di Pierangelo Moscagiuro all'ateneo, ma nel tentativo di respingere il sospetto che Bossi possa avere completato il corso di studi in poco più di un anno invece dei tre previsti dalla legge, ha indicato nell’anno accademico 2007-2008 l’immatricolazione, aumentando ulteriormente i sospetti sul proprio operato visto che il figlio di Bossi si è diplomato solo nel 2009 e quindi in ogni caso non poteva contrariamente a quello che asserisce l’Università avere i documenti in regola.

Redazione online