VENEZIA, 6 maggio 2012 - E' un lento ma continuo stillicidio, quello delle notizie dei suicidi per crisi. I dati si rincorrono, e l'emergenza non è scoppiata solo ora, visto che nel 2010 ogni giorno due persone si sono tolte la vita per cause legate a difficoltà economiche.

A questi bisogna aggiungere due casi di ieri: quello del precario 47enne di Enna che si è impiccato perché gli avevano ridotto l'orario di lavoro (e quindi la paga), e quello del 72enne di Pozzuoli che si è sparato lasciando come ultime, agghiaccianti parole 'la dignità vale più della vita', ed è in coma irreversibile.

E oggi è stata resa nota la storia di un artigiano 40enne residente a Martellago, nel veneziano, vittima della depressione e di problemi economici dettati dalla crisi: anche lui ha deciso di togliersi la vita.

L’uomo, riferiscono i quotidiani locali, nella notte tra venerdì e’ sabato avrebbe manifestato le proprie intenzioni suicide alla ex fidanzata con un sms per poi impiccarsi nella propria abitazione. La donna, però, aveva il cellulare spento e si sarebbe accorta di ciò che stava accadendo quando la tragedia era ormai avvenuta.

Corsa con un amico nell’abitazione della vittima avrebbe trovato il corpo e chiamato i soccorsi ma ormai per l’artigiano non c’era più nulla da fare.

Tra le cause del suicidio anche il fatto che la riduzione delle entrate per la scarsità del lavoro gli avrebbero reso difficile pagare il mutuo della casa.