Roma, 7 maggio 2012 - Suicidi per la crisi, una piaga che non conosce battute d'arresto. Dopo il caso dell'artigiano veneziano di ieri e i due di sabato, oggi un'altra storia di disperazione finita in tragedia arriva da Vicenza, dove il titolare 52enne di un'agenzia immobiliare è stato trovato impiccato a una giostra per bimbi nel parco di via Adenauer. L’uomo ha lanciato una corda da traino sulla struttura in ferro di una giostra per bambini e poi si è lasciato andare, impiccandosi. A segnalare la presenza del cadavere al 113 alcuni genitori che stavano accompagnando alla scuola materna i figli.

All'origine del gesto pare ci fossero problemi economici, anche se sul posto non sono stati trovati biglietti o altri elementi che possano essere utili a spiegare le possibili ragioni del gesto. Tuttavia, risulta che l'uomo avesse un debito di circa 7-8 mila euro con la banca.

Sul luogo sono intervenute alcune volanti e la polizia locale che hanno bloccato gli accessi all’area verde in attesa del nullaosta per la rimozione del corpo.

LECCO, SALVATO DALLA FIGLIA - A Lecco, un imprenditore disperato per i debiti ha provato a uccidersi tentando di impiccarsi in giardino. Ma la figlia lo ha visto e lo ha tenuto sollevato fino all'arrivo della madre, salvandolo. 

L'EMERGENZA - I dati si rincorrono, e l'emergenza non è scoppiata solo ora, visto che nel 2010 ogni giorno due persone si sono tolte la vita per cause legate a difficoltà economiche.

Solo due giorni fa i casi del precario 47enne di Enna che si è impiccato perché gli avevano ridotto l'orario di lavoro (e quindi la paga), e quello del 72enne di Pozzuoli che si è sparato lasciando come ultime, agghiaccianti parole 'la dignità vale più della vita', ed è in coma irreversibile.