Roma, 11 maggio 2012 - Il giorno dopo il tentato suicidio di Bernardo Provenzano in cella, i sindacati della polizia penitenziaria avanzano più di un dubbio su tutta la vicenda.

“Per quanto ci è dato sapere, quello messo in atto nel carcere di Parma da Bernardo Provenzano è stato un maldestro tentativo di simulazione di suicidio probabilmente per evitare di essere sottoposto a una visita psichiatrica già programmata”, scrive in una nota Donato Capece, segretario generale del sindacato autonomo polizia penitenziaria Sappe.

“Non a caso - spiega Capece - le modalità del presunto tentativo sarebbero avvenute quasi in presenza del preposto di Polizia penitenziaria addetto alla sorveglianza del detenuto, poliziotto che comunque è stato bravissimo ad intervenire nell`immediatezza per scongiurare che anche il maldestro tentativo potesse in realtà avere gravi conseguenze. L`attenzione, lo scrupolo e la professionalità del poliziotto penitenziarie vanno certamente rimarcate perchè, ripeto, sono state fondamentali per un tempestivo intervento. Ma, ripeto, per quel che ci è dato sapere il tentativo di suicidio di Provenzano è una bufala”, conclude il segretario del Sappe.