Genova, 13 maggio 2012 -  Sull'attentato all'a.d. di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, gambizzato, mai in pericolo di vita e già dimesso dal Policlinico San Martino, di ora in ora prende punti la pista estera, meglio definita come la 'pista greca'. Oggi il quotidiano genovese Secolo XIX, citando fonti investigative, riferisce di una lettera scritta il 26 marzo scorso da un gruppo anarchico greco arrestato dall'antiterrorismo di Atene. La lettera, redatta in greco, era stata fatta uscire dal carcere, è stata tradotta in inglese e poi messa in rete da alcuni fiancheggiatori delle cosiddette 'cellule di fuoco'. Inequivocabile il messaggio:" Let's attack the managers''. "Colpire i manager". E in Italia l'ordine è stato eseguito. Del resto sui rapporti strettissimi tra l'antagonismo greco e quello italiano i riscontri sono inequivocabili. Il Fai (federazione anarchica italiana) ha rivendicdato l'attentato. Ma l'ordine potrebbe anche essere partito da un carcere greco.

Intanto si stanno concentrando su una quarantina di anarchici i sospetti di carabinieri del Ros e Digos per arrivare agli autori del ferimento dell'ad di Ansaldo Nucleare Roberto Adinolfi. La procura ligure sta analizzando diversi dossier sull'area anarco-insurrezionalista che potrebbero portare elementi utili all'inchiesta.  Sono persone gia' note alla polizia e che potrebbero aver deciso di compiere 'il salto di qualita'' passando dalle manifestazioni di piazza alla 'lotta armata'. Domani il comitato provinciale di ordine pubblico e sicurezza dovrebbe pronunciarsi sulla decisione di estendere ad altri dirigenti di Ansaldo e Finmeccanica la tutela proprio a causa della rivendicazione che ha annunciato altri sette 'assalti'.

Emerge fra l'altro che l'agguato a Roberto Adinolfi e' avvenuto il giorno dopo il trasferimento di Olga Ikonomidou dal carcere di Eleona, a Tebe, a quella di Diavata. La notizia del trasferimento e del contestuale inizio dello sciopero della fame da parte di Ikonomidou era stata diffusa sulle reti anarchico-informali pochi giorni prima dell'attentato. Secondo gli investigatori, l'attentato potrebbe essere stato 'dedicato' al movimento della Cospirazione delle Cellule di fuoco proprio per questo.

C'è poi un altro dettaglio inquietante. Si moltiplicano sul web gli appelli degli anarchici informali detenuti nelle carceri greche, spagnole e serbe a ''attaccare'' bersagli che vengono persino 'suggeriti' anche in una speciale tabella rintracciabile on line. In un documento 'postato' oggi e intitolato 'La fine delle illusioni' il gruppo francese degli 'Ammutinati della prigione sociale' scrive': ''L'attacco ai commissariati non fa forse parte della festa?'', mentre da un carcere serbo, con un documento in solidarieta' alle Cellule di fuoco si indica il bersaglio: ''Le banche e i ministeri sono i nemici''.