Il bierre Morandi dal carcere: "Onore a Galesi"

Roma, 14 maggio 2012 - Roberto Morandi "rende onore" al 'compagno' Mario Galesi. Sul web e' comparsa una lettera scritta dal carcere con la quale il militante delle Brigate Rosse-Partito Comunista Combattente (gia' condannato all'ergastolo per gli omicidi di Marco Biagi e Massimo D'Antona, ndr) rende "onore al compagno Mario Galesi dirigente rivoluzionario militante delle Brigate Rosse per la costruzione del Partito Comunista Combattente, caduto nove anni fa combattendo per il comunismo''.

Galesi e' stato ucciso il 2 marzo 2003, su un treno nei pressi di Arezzo, nella sparatoria in cui perse la vita anche l'agente della Polfer Emanuele Petri. Quel giorno venne arrestata Nadia Desdemona Lioce, che viaggiava su quel treno insieme a Galesi, anche lei condannata per gli omicidi D'Antona e Biagi.

La lettera e' firmata ''il militante delle BR-PCC Roberto Morandi'' ed e' pubblicata sul sito di 'Soccorso rosso internazionale'. ''Cari compagni e compagne - scrive il brigatista - ho ricevuto da qualche giorno la vostra lettera e i vostri saluti.  Saluti rivoluzionari che ora sono io a porgere alla Conferenza.  Riguardo alle iniziative del SRI (Soccorso rosso internazionale, ndr) la mia valutazione politica non puo' che essere positiva. Nel senso che la solidarieta' di classe, rivoluzionaria ed internazionale passa anche attraverso la solidarieta' verso i prigionieri rivoluzionari...con questo voglio esprimere la mia solidarieta' verso i compagni colpiti dall'azione controrivoluzionaria della B.I.  (Borghesia Imperialista) mentre lottando esprimono la loro solidarieta' di classe ai prigionieri rivoluzionari. Cosi' come esprimo la mia solidarieta' a tutti i militanti rivoluzionari prigionieri''.

Per Morandi e' il ''momento di una fase storica in cui un nodo dell'alternativa tra barbarie imperialista da un lato e presa del potere politico da parte proletaria dall'altra si pone in termini sempre piu' pressanti, oggettivi e drammatici di fronte alla classe''. Quindi il finale: ''Proletari di tutti i paesi uniamoci!''.