Brindisi, 19 maggio 2012 - Un ordigno è esploso verso le 7,45-7,50 davanti all’istituto professionale Morvillo Falcone a Brindisi. L’edificio è stato fatto sgomberare e tutta la zona è stata transennata. Agenti della Digos e carabinieri sono impegnati nei rilievi.

Una ragazza di sedici è morta immediatamente nell'esplosione: lo ha detto a Sky Tg24, Fabiano Amati, assessore alla protezione civile della regione Puglia. Un’altra ragazza, versa in condizioni disperate con ustioni e un trauma addominale. Feriti anche altri 6 ragazzi. Sono stati tutti portati all’ospedale Perrino.

La ragazza morta si chiamava Melissa Bassi, aveva 16 anni ed era nata a Mesagne. Pochissime le speranze per la seconda studentessa ferita all'addome. 

Veronica C., la seconda studentessa ferita è ancora in vita. Le sue condizioni ovviamente sono ancora molto gravi. E’ stata operata per trauma toracico addominale all’ospedale Terrino di Brindisi. A diramare il bolletino ufficiale sulle condizioni di Veronica è stato il direttore generale della Asl di Brindisi, Paola Ciannamea, che ha precisato che l’intervento per la parte di chirurgia toracica si può dire concluso e che ora sono impegnati i chirurghi plastici.

E’ stato anche confermato che i feriti sono sei, oltre alla ragazza che si sta operando vi sono altre quattro studentesse ricoverate tra i reparti di chirurgia plastica e il centro ustioni dello stesso ospedale. Anche per loro la prognosi è riservata, ma a quanto sembra non correrebbero pericolo di vita.
 

Le esplosioni sono avvenute dinanzi all’Istituto professionale Morvillo Falcone per la moda e il turismo, prevalentemente frequentato da ragazze, a Brindisi. Sono due le esplosioni sono avvenute stamattina vicino all’istituto professionale di Brindisi, Morvillo Falcone.

Secondo le prime ricostruzioni della polizia intervenuta sul posto, ad esplodere sarebbe stato un ordigno artigianali, probabilmente composti assemblando tre bombole di gas, piazzati su un muretto davanti alla scuola. Oggi a Brindisi è prevista la tappa della carovana della legalità. 

L’esplosione è stata violentissima come dimostrano i vetri rotti sia nell’istituto scolastico ma anche in alcune palazzine vicine e un pezzo del cassonetto, dove si trovava l'ordigno formato da due bombole, ha danneggiato la saracinesca di un esercizio a un centinaio di metri dal luogo dell’esplosione.

Grande sgomento e paura si respira tra gli abitanti della zona mentre si fa notare come ricorra in questi giorni il ventennale dell’attentato di Capaci al giudice Falcone e come oggi sia previsto nel brindisino il passaggio della Carovana antimafia.

Tutte le scuole cittadine brindisine sono state prudenzialmente fatte evacuare. Nelle ultime settimane c’e’ stata una recrudescenza di fenomeni criminali con un attentato al presidente della commissione antiracket di Mesagne e l’allarme lanciato dalle istituzioni locali che ha anche portato a un incontro con il ministro dell’Interno.

Secondo alcune testimonianze, il cassonetto per la raccolta differenziata all’interno del quale c’era un ordigno esploso a Brindisi davanti all’istituto professionale Morvillo Falcone si trovava in una posizione diversa dall’abituale. Al vaglio degli investigatori l’ipotesi, dunque, che possa essere stato spostato appositamente.

“Un attacco della criminalità organizzata senza precedenti”. E’ il primo commento a TeleNorba del sindaco di Brindisi Cosimo Consales all’esplosione dell’ordigno davanti all’istituto professionale Morvillo Falcone.

Non sono state evacuate le scuole a Brindisi ma sono state abbandonate dagli studenti e dagli alunni che i genitori hanno preferito riportare a casa. Lo si apprende dal sindaco, Mimmo Consales.

Stando a quanto appreso sul luogo dell’incidente, mentre un elicottero delle forze dell’ordine sorvola ancora la zona, due bombole di gas probabilmente collegate ad un timer, sarebbero state collocate su un muretto vicino ad un cancello secondario della scuola ‘Morvillo Falcone’ di Brindisi. L’esplosione ha coinvolto alcune studentesse che erano appena scese da un autobus e stavano raggiungendo la scuola.

Secondo gli inquirenti l'obiettivo degli ordigni esplosi a Brindisi sarebbe stato proprio la scuola, l'istituto professionale Morvillo Falcone: gli ordigni rudimentali, si fa notare, erano posizionati sul muretto perimetrale dell'istituto. Quando il gruppo di studentesse è passato per entrare, la deflagrazione le ha
investite.

Tra le ipotesi accreditate la matrice mafiosa. Il 5 maggio, si fa notare, a Mesagne nella notte esplode la bomba che distrugge l'auto del presidente dell'antiracket Fabio Marini.

Il 9 maggio l'operazione "Die Hard" della questura di Brindisi: 16 persone arrestate, presunti aderenti al clan di Mesagne, patria della Sacra Corona unita. E domani a Brindisi inoltre arriva la carovana della legalità.

 L’ordigno esploso davanti l’Istituto Morvillo-Falcone potrebbe essere stato attivato con un telecomando a distanza. Un oggetto trovato dagli investigatori potrebbe essere il comando a distanza per le bombole. E’ quanto trapela dagli ambienti investigativi di Brindisi. Se l’indiscrezione venisse confermata prenderebbe sempre più corpo l’ipotesi che l’attentato sarebbe stato organizzato nei minimi dettagli e per uccidere.