Ferrara, 20 maggio 2012 - Il prefetto Franco Gabrielli nelle ore antecedenti il terremoto che colpito l'Emilia-Romagna era in un certo senso già in zona. Lo aveva invitato a Pesaro, nelle vicine Marche (altra zona fortemente sisimica), l'Ordine degli Ingegneri di Pesaro-Urbino nell'ambito della manifestazione 'Io non tremo' . Gabrielli non aveva deluso la platea: ''In un contesto di crisi come quello che stiamo vivendo - aveva detto il prefetto - diventa sempre più importante fare scelte oculate per una prevenzione efficace, in un piano di cooperazione sinergico tra Regioni, Province e Comuni''. Tiri del destino. Neppure ventiquattr'ore dopo ecco il prefetto assieme al presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani nella drammatica perlustrazione dell'Emilia choccata e oltraggiata dal sisma notturno delle 4,04.
 

VERIFICA AEREA - Nella primissima mattinata, eccolo in cielo. A verificare coi suoi occhi. "Ho fatto un sorvolo sulle tre province interessate - spiega - e ho percepito una situazione di assoluto controllo: non ho visto grandi assembramenti o sistemi viari compromessi. E' ovvio che adesso andremo a verificare casolare per casolare perché purtroppo ho notato che diverse strutture rurali sono state interessate dall'evento. Adesso ci sarà un'attività capillare per verificare in ogni singola unita' abitativa che non ci siano persone coinvolte".
 

BRIEFING A FERRARA - Alle 9.30 la riunione a Ferrara in Prefettura coordinata dal prefetto Raimondo Provvidenza, presenti i rappresentanti locali della Protezione Civile, delle Forze dell'ordine, degli enti territoriali provinciali, delle principali società di servizio (luce, acqua, gas). Poi la perlustrazione, assieme ad Errani, delle località più danneggiate. Una su tutte: Sant'Agostino (preceduta da Bondeno e seguita da Finale Emilia).
 

VIAGGIO NELL'EPICENTRO - Il capo della Protezione civile Errani e il responsabile della Protezione civile emiliana Demetrio Egidi hanno compiuto un sopralluogo in piena regola. Hanno attraversato la piazza con il Municipio sventrato, si sono recati nel centro di raccolta delle persone evacuate per il sisma e quindi hanno compiuto un ulteriore sopralluogo nella strada del centro del paese dove c'è stata la fuga di gas e dove stanno ancora operando gli addetti.
 

'DANNI IMPORTANTI' - Con il terremoto che ha colpito il Ferrarese, il Modenese e le province limitrofe si sono registrati "danni importanti, seri e diffusi sul territorio" ha detto Gabrielli durante il suo sopralluogo a Sant'Agostino. Oltre a questo Comune, danni significativi si sono registrati anche a Finale Emilia e a Mirandola. Dalle 11 di questa mattina ai disagi dovuti alle scosse sismiche, si è aggiunta anche la pioggia, che viene e che va, a tratti anche con nubifragi violenti.
 

ESIGENZE IMMEDIATE - "In questo momento è prioritario dare assistenza alla popolazione e poi fare un'attività di ricognizione attenta. Priorità assoluta è che le persone siano nelle condizioni di passare la notte in condizioni accettabili". Gabrielli definisce l'obiettivo del giorno: "Arrivare nelle primissime ore del pomeriggio alla contabilizzazione esatta delle esigenze. C'erano ipotesi iniziali più preoccupanti, ma io ho la percezione ora di una situazione tenuta sotto controllo".
 

'SCUOLE CHIUSE' - Chiusi i musei e i luoghi di culto (la domenica molto frequentati), chiuse le scuole (a partire da domattina). "Con il presidente della Regione Emilia abbiamo convenuto che a titolo precauzionale nei comuni coinvolti dal sisma l'attività scolastica venga sospesa fino a quando ci saranno le dovute verifiche".

PRIMA ACCOGLIENZA - A Finale Emilia, nel Modenese, si registra il maggior numero di sfollati, tra i 700 e gli 800. Proprio per garantire una situazione di accoglienza a queste persone, in vista anche di un possibile peggioramento del tempo, si stanno valutando interventi misti , con accoglienza in albergo o presso parenti e amici, e solo in ultimo se sarà necessario con l'allestimento di tende. Quanti sfollati? "Alla fine dei conti saranno alcune migliaia'' ammette Gabrielli. Consolandoci col fatto che ''al momento non risultano dispersi''. La Protezione civile regionale sta allestendo nel campo sportivo di Finale Emilia una colonna mobile con 2.000 posti letto garantiti e i servizi di cucina e igienici. In arrivo una colonna mobile dalle Marche con due moduli da 150 posti letto cadauno e relative cucine. Contatti in corso con Veneto, Friuli Venezia-Giulia e Trentino-Alto Adige per altre due strutture mobili.
 

VERIFICA OSPEDALIERA - L'attenzione del Prefetto mette ai primissimo posto gli ospedali. ''Ci sono tre strutture sanitarie sotto particolare attenzione - spiega -: l'ospedale di Mirandola, quello di Finale e una casa di cura sempre a Finale. Stiamo verificando. C'erano ipotesi iniziali un po' più preoccupanti, ora in qualche modo si sta normalizzando. E' ovvio che i pazienti più complicati da un punto di vista di degenza li stiamo spostando e questo mi rassicura non poco''. Gabrielli sospira: ''Le persone sono giustamente preoccupate e vanno rassicurate facendo loro sentire la vicinanza delle istituzioni. E' quello che stiamo facendo e credo che lo stiamo facendo bene''.

'NESSUNA PREVISIONE' - Nuove scosse? "Stanno nella natura di questo tipo di evento, a grandi scosse ne seguono altre e non necessariamente questa è la scossa più grande che ci sarà", spiega Gabrielli sottolineando l'esigenza di usare grande cautela: "Sui terremoti non si fanno previsioni, soprattutto non si approccia il problema con superficialità e improprie assicurazioni". E la giornata continua.