Brindisi, 21 maggio 2012 - Procedono e ritmo serrato le indagini sull'attentato di Brindisi, dove sabato scorso una bomba è esplosa davanti alla scuola Morvillo Falcone causando la morte della sedicenne Melissa Bassi. Al momento, però, "non ci sono arrestati, non ci sono fermati, non ci sono indagati" e - secondo quanto ha detto il Capo di Gabinetto della questura di Brindisi, Anna Palmisano, ai giornalisti - "non ce ne saranno nelle prossime ore".

Gli inquirenti hanno rintracciato e ascoltato un uomo (forse quello immortalato dalla telecamera del chiosco davanti la scuola) e il fratello, ma non ci sono allo stato elementi che possano ricondurre i due all’attentato alla scuola. Fonti della Procura hanno spiegato che le verifiche sui due fanno parte di una serie di controlli di routine scattati anche su altri soggetti fin dalle prime ore successive all’attentato.

CAMBIA L'IPOTESI DI REATO - Nel frattempo, cambia l'ipotesi di reato per l’attentato: da strage si indaga ora per strage aggravata dalla finalità di terrorismo (art. 270 sexies codice penale). La conferma è arrivata dallo stesso procuratore nazionale Antimafia Pietro Grasso che ha parlato di "finalità evidenti". Contestualmente, l'inchiesta passa dalla Procura di Brindisi alla Direzione distrettuale antimafia di Lecce. Secondo alcune indiscrezioni, fra le due procure ci sarebbe stato uno scontro, dovuto anche alla scelta del magistrato di Brindisi di confermare l'esistenza del video che ritrae il presunto attentatore.

GRASSO: "PERSO UN VANTAGGIO" - "Avevamo un grosso vantaggio e forse l’abbiamo un po’ perso”, ha ammesso il procuratore nazionale Antimafia. "Un grosso vantaggio - ha spiegato Piero Grasso - era che nessuno avesse saputo, e già nei giornali di ieri c’erano delle indicazioni sugli elementi in mano agli inquirenti: sarebbe stato meglio che ne avessimo avuti soltanto noi".

"La colpa non è di nessuno - ha aggiunto il procuratore - io dico che oggettivamente è un vantaggio di chi è responsabile o di chi c’è dietro questa cosa. Però è anche giusto che sia rasserenata la popolazione, i cittadini, sicchè ci sono delle buone prospettive per andare avanti nelle indagini, quindi non brancoliamo nel buio. Abbiamo tanto su cui lavorare, quindi lasciateci lavorare”.

CACCIA ALL'UOMO - Sono numerose le persone ascoltate in queste ore, tra loro - sembra - anche l’uomo immortalato dalla telecamera del chiosco ubicato proprio davanti all’Istituto Professionale (FOTO). Oltra a lui sarebbero stati ascoltati anche il fratello, oltre ad alcuni altri testimoni, probabilmente amici dell'uomo. Massimo il riserbo degli inquirenti, che negano che le indagini siano giunte a una svolta.

IL VERTICE CON LA SEVERINO E LA CANCELLIERI: NESSUN INDAGATO - In giornata si è anche tenuto il vertice tecnico di investigatori e inquirenti con i ministri di Grazia e Giustizia, Paola Severino e dell’Interno, Annamaria Cancellieri. Il Guardasigilli ha ribadito che "non si può escludere nulla". "Abbiamo avuto un tavolo tecnico con i magistrati e l’unico scopo è scoprire l’autore o gli autori di questo terribile crimine e portarli alla giustizia perchè si occupi di lui o di loro”, ha detto il ministro.

"Le indagini sono in corso e hanno anche bisogno di tempi e rispetto: è un momento estremamente importante per scoprire eventualmente altri complici e le motivazioni di questo gesto. È un’indagine molto importante”, ha continuato Severino.

Il ministro ha parlato di un "vile omicidio, perchè è morta una ragazza” e ha spiegato che il tavolo tecnico è servito ad "organizzare al meglio le indagini: è questo l’unico aspetto che ci interessa”. Quindi si è complimentata con la stampa che ha diffuso solo alcuni fotogrammi ‘pixellati’ della persona sospettata di aver posizionato la bomba.

"Lo Stato c’è ed è molto unito", ha invece detto il ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri. "Abbiamo dato via oggi a un nuovo modello di attività particolare, focalizzato sul territorio che tocca le province di Brindisi, Lecce e Taranto: sotto l’accorpamento della Direzione distrettuale antimafia ci sarà questo nuovo modo di operare che porterà un ‘focus’ di grandissima attenzione su queste tre province", ha aggiunto il capo del Viminale.

(LE FOTO DI MELISSA BASSI)

I FUNERALI DI MELISSA - Si sono tenuti nel pomeriggio i funerali di Melissa Bassi, la giovane vittima dell'attentato. Sono stazionarie, intanto, le condizioni delle cinque studentesse ferite, tutte di Mesagne. Veronica, la più grave, ricoverata all’ospedale ‘’Vito Fazzi’’ di Lecce, ieri ha ripreso conoscenza due volte ed è stato un sollievo per i familiari.

(FOTO: I FRAMMENTI DELLA BOMBA)