Ancona, 24 maggio 2012 - ''Non sono certo gli studenti o i lavoratori i nostri obiettivi''. ''Nuove le idee, immutati gli obiettivi''. Questo il testo della lettera firmata 'Brigate Rosse, Brigata Gino Liverani 'Diego''', recapitata per posta alla sede Ansa di Ancona. Gli inquirenti sono adesso al lavoro per valutare l'attendibilità della missiva impostata ad Ancona il 23 maggio.

Il riferimento chiaro è all'attentato di Brindisi in cui ha perso la vita la giovane Melissa Bassi.

Nel primo pomeriggio esce poi la notizia che una seconda lettera siglata ‘Br’, è stata bloccata nel centro smistamento delle Poste del capoluogo marchigiano. La missiva contiene il logo della stella a cinque punte ma in questo caso il testo, breve, è scritto in modo molto scarno, quasi elementare, e non annuncia nuove azioni. La busta, priva di mittente, è stata bloccata prima di essere inoltrata al destinatario. Anche sul secondo plico indaga la Digos.

 

SMS MINATORIO A ROMA - E a Roma intanto è arrivato un sms intimidatorio alla preside del liceo classico di Roma, Lucrezio Caro. 'Falcone e' morto, Melissa anche. Domani parecchi ragazzi moriranno con una bomba''. Dopo una bonifica da parte delle forze dell'ordine l'allarme e' rientrato.  Nel testo dell'sms, inviato intorno alle 21 di ieri da una cabina telefonica nei pressi di via Boccea alla preside del Lucrezio Caro, si legge: ''Falcone vent'anni fa e' morto, Melissa ha fatto la stessa fine, la mafia non si limitera' a una bombola di gas. Domani al Lucrezio Caro parecchi ragazzi moriranno. Bomba''.

E' stata ovviamente allertata la polizia che ha bonificato la scuola accertando che si tratata di un falso allarme.