Ancona, 24 maggio 2012 - Il pericolo terrorismo incombe, la vera minaccia viene dagli anarchici. Ne è convinto il Capo della Polizia, Antonio Manganelli che, prima della Festa per i 160 anni della Fondazione della Polizia, afferma: "La minaccia anarcoinsurrezionalista è assolutamente da non sottovalutare. Oggi è il vero terrorismo che può offendere il Paese, non il fenomeno brigatista o il terrorismo internazionale che riguarda noi come altri Paesi”.

Nella stessa occasione, parla anche il presidente della Repubblica {{WIKILINK}}Giorgio Napolitano {{/WIKILINK}} che invita "a mantenere alto il livello di attenzione rispetto a pericolose forme di violenza destinate a sfociare in atti di terrorismo". Sia da monito, dice il Capo dello Stato "il richiamo alla determinazione e al coraggio di altri servitori dello Stato e di appartenenti alle istituzioni e alla società civile che hanno difeso la Repubblica da pericolose derive".

Poi è la volta della Cancellieri: "Mai più verranno tollerate le logiche dell’intimidazione e del terrore", dice il ministro dell’Interno. "Siamo tutti chiamati a tenere alta la guardia - aggiunge - contro le derive violente, ponendo a presidio dei valori costituzionali una unità di intenti".

IERI LA LETTERA FIRMATA BR - Ieri era giunta una lettera firmata Brigate Rosse nella sede Ansa di Ancona, in cui era scritto: "'Non sono certo gli studenti o i lavoratori i nostri obiettivi''. Chiaro il riferimento all'attentato di Brindisi. Proprio sulla bomba alla scuola Morvillo-Falcone, Manganelli oggi ha ribadito che non "è esclusa nessuna pista".