Roma, 28 maggio 2012 - Terremoto all'alba nel mondo del calcio con il nuovo clamoroso sviluppo dell’inchiesta calcioscommesse con l’arresto del capitano della Lazio Stefano Mauri e dell’ex calciatore del Genoa Omar Milanetto, attualmente in forza al Padova calcio (VIDEO). Le dorze dell'ordine hanno eseguito decine di perquisizioni e 5 arresti sono anche stati effettuati in Ungheria.

Tra gli indagati ci sono anche Antonio Conte, per vicende relative al periodo in cui era allenatore del Siena, e Leonardo Bonucci, difensore della Juventus. Blitz della polizia nel ritiro della Nazionale: agenti sono andati nel centro sportivo di Coverciano per eseguire perquisizioni nell’ambito dell’inchiesta. Nell'inchiesta sono coinvolti diversi calciatori di serie A e B, tecnici e dirigenti di società professionistiche.

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Sequestrati computer e Iphone agli indagati del nuovo filone di indagini legato al calcio scommesse.
Secondo quanto ha spiegato il procuratore capo di Cremona, Roberto Di Martino, nel corso dell’operazione di questa mattina sono stati sequestrati, tra gli altri, anche il computer di Antonio Conte e il suo Iphone. Per il computer si è provveduto ad una operazione di back-up e poi è stato restituito, mentre per quanto riguarda il cellulare questa operazione non è si è resa possibile e quindi l’Iphone  stato trattenuto e gli sarà restituito a breve.

NUOVA TRANCHE - L'operazione odierna, con 19 provvedimenti restrittivi e numerose perquisizioni, costituisce una nuova tranche dell'inchiesta, sempre condotta Polizia di Stato di Cremona coadiuvata dal Servizio Centrale Operativo (SCO), conclusasi, lo scorso dicembre con la cattura di 17 altri indagati, tra i quali i giocatori ed ex giocatori di calcio Carlo Gervasoni, Filippo Carobbio, Alessandro Zamperini e Luigi Sartor.

 In una prima fase, nel giugno 2011, erano state tratte in arresto altre 16 persone, tra cui l'ex calciatore Beppe Signori e gli altri calciatori Marco Paoloni, nonché Vincenzo Sommese e Vittorio Micolucci.

Arresti sono stati effettuati anche in Ungheria nei confronti di 5 esponenti del gruppo criminale transnazionale facente capo al boss singaporiano TAN SEET ENG, colpito da provvedimento restrittivo, nel dicembre scorso, e ritenuto il capo dell`organizzazione internazionale dedita al match fixing.

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COVERCIANO: CRISCITO INDAGATO - Era Domenico Criscito il destinatario della perquisizione effettuata dalla polizia nel ritiro della Nazionale a Coverciano. Il difensore azzurro è accusato di associazione a delinquere finalizzata alla frode e alla truffa sportiva.

Gli agenti che hanno effettuato le perquisizioni nel ritiro della nazionale di calcio e hanno consegnato a Criscito l’avviso di garanzia sono arrivati a Coverciano alle 6.25. Due auto e cinque agenti hanno varcato il portone del centro tecnico federale quando la nazionale di Prandelli ancora dormiva, e sono usciti dopo due ore e mezza. Più tardi capo delegazione Demetrio Albertini ha ufficializzato che Domenico Criscito non sarebbe stato convocato per gli Europei.

 

LE REAZIONI: DA TRAP E ULIVIERI A MOGGI 

 

ARRESTATO IN VACANZA MATTEO GRITTI (ALBINOLEFFE) - Il calciatore dell’Albinoleffe Matteo Gritti è stato arrestato dalla polizia nell’ambito dell’inchiesta sul calcioscommesse condotta dalla procura di Cremona. Gritti è stato arrestato a San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno), dove trascorreva un periodo di vacanza.

ASCOLI, INDAGATO SONCIN, PERQUISITA CASA - L’abitazione ascolana dell’attaccante dell’Ascoli Andrea Soncin è stata perquisita dalla polizia nell’ambito dell’inchiesta della procura di Cremona sul calcioscommesse. A quanto si è appreso, Soncin è indagato a piede libero per associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva, in relazione a presunti illeciti commessi nello scorso campionato, quando militava nel Grosseto. Estranea alla vicenda l’Ascoli calcio.

PERQUISITA L'ABITAZIONE DI PELLISSIER - Perquisita dalla polizia l’abitazione di Sergio Pellissier, a Fenis. L’operazione che ha coinvolto il giocatore in forza al Chievo Verona rientra nell’inchiesta “Last Bet”.

ACCUSA DI RICICLAGGIO PER SIGNORI E SARTOR - All’ex bomber della Nazionale Beppe Signori la Procura di Cremona contesta anche il reato di riciclaggio, in concorso con l’ex calciatore Luigi Sartor, un suo amico, Luca Burini, e il suo commercialista Daniele Ragone. Questi ultimi due sono stati posti agli arresti domiciliari. L’accusa riguarda della movimentazione di denaro, attraverso una società panamense, proveniente dalle scommesse. Signori e Sartor rimangono a piede libero in quanto erano già stati arrestati nella prima tranche dell’inchiesta. 

INDAGATO IL PRESIDENTE DEL SIENA MEZZAROMA - Anche il presidente del Siena Massimo Mezzaroma sarebbe indagato nell’inchiesta del calcioscommesse di Cremona che ha portato oggi a diversi arresti. Nei confronti di Mezzaroma, secondo quanto si apprende, sarebbero scattate delle perquisizioni. A chiamare in causa il presidente dei bianconeri è stato Carlo Gervasoni che agli inquirenti ha raccontati di aver saputo tramite il gruppo degli ‘Zingari’ che Mezzaroma avrebbe pagato due giocatori di un’altra squadra.

INDAGATO BONUCCI - Tra gli indagati vi sarebbe anche Leonardo Bonucci. Il suo nome non compare tra quelli emersi in mattinata ma l’atto sarebbe stato notificato nel pomeriggio dopo che il Gip, Guido Salvini, nell’ordinanza, ha fatto riferimento alle dichiarazioni di Andrea Masiello nelle quali si indicano "altri giocatori ‘corrotti’ della sua compagine, anche in stagioni precedenti, tra cui il difensore della Juventus e della nazionale italiana Leonardo Bonucci". Il nome di Bonucci era stato fatto dallo stesso Masiello il 15 marzo scorso, nel corso di un interrogatorio a Cremona.

A differenza di Criscito, però, il difensore della Juve non è stato escluso dalla lista dei convocati all'Europeo. "Se Bonucci sta bene, sarà nella lista dei 23", ha spiegato il ct Cesare Prandelli. "Gli ho parlato con Bonucci; lui è già stato sentito a Bari, è tranquillo. E lo siamo anche noi", ha aggiunto il commissario tecnico.

ALCUNE SOCIETA' FORSE DIRETTAMENTE COINVOLTE - Le società Lazio e Lecce sono coinvolte nella nuova inchiesta sul calcio scommesse? "Non posso escludere nulla". Lo ha detto il procuratore di Cremona Roberto Di Martino sottolineando che allo stato c’è la dichiarazione di uno degli ungheresi arrestati secondo il quale sarebbero coinvolti i club.

CORROTTI CON 600MILA EURO PER LECCE-LAZIO - In occasione di Lecce-Lazio i giocatori delle squadre, fra cui Stefano Mauri, sarebbero stati corrotti con 600 mila euro. Lo dice il procuratore di Cremona Roberto Di Martino sottolineando che quella partita fruttò all’organizzazione un guadagno di 2 milioni.

7-8 PARTITE NEL MIRINO - Sono "7-8 partite" all’esame della magistratura di Cremona che riguardano il Siena per vicende "relative al 2011". Per questo le indagini hanno interessato, anche con perquisizioni, anche "dirigenti o comunque persone che fanno parte dello staff della squadra", ha detto il procuratore di Cremona.

Le partite di A e B del campionato 2010-2011 nel mirino: Napoli-Sampdoria 3-0 del 30 gennaio 2011, Brescia-Bari 2-0 del 6 febbraio, Brescia-Lecce 2-2 del 27 febbraio, Bari-Sampdoria 0-1 del 23 aprile, Palermo-Bari 2-1 del 7 maggio, Lazio-Genoa 4-2 del 14 maggio, Lecce-Lazio 2-4 del 22 maggio.

SE SI VOLESSE SI POTREBBE ANDARE AVANTI IN ETERNO - "Sarà impossibile che si possa andare avanti all’infinito con questa inchiesta, perché il mio ufficio non è in grado di farlo". Roberto Di Martino, ha così risposto alle domande dei giornalisti. "Se si volesse si potrebbe andare avanti in eterno - ha detto - ma il personale è pochissimo e ne approfitto per ringraziarlo".

"Non commento: ognuno dice quello che vuole’’. Così il procuratore di Cremona Roberto Di Martino ha risposto alle dichiarazioni dei giorni scorsi del portiere della Nazionale e della Juve, Gigi Buffon, secondo il quale a fine campionato "ogni tanto qualche controllo bisogna anche farlo".

MOTIVAZIONI PM: OMERTA' SU DIRIGENTI E TECNICI - "Salvo che per alcuni dichiaranti, l’atteggiamento ancora prevalente è quello dell’omertà in merito al fenomeno massiccio della manipolazione delle partite, forse anche con riferimento alle responsabilità di alcuni dirigenti e tecnici, che difficilmente potevano non essere al corrente della maggior parte delle situazioni illegali che stavano maturando intorno alle partite". Lo scrive il gip Guido Salvini nell’ordinanza con cui dispone i nuovi arresti nell’inchiesta sul calcioscommesse.

Nel motivare le esigenze di custodia cautelare, il gip Salvini spiega che l’atteggiamento di omertà "rende indispensabile che, almeno le prime dichiarazioni degli indagati, quasi tutti legati da rapporti più o meno stretti, siano assunte in un clima di genuinità rendendo più difficili versioni concordate’’.

INQUINAMENTO ETICO NEL MONDO DEL CALCIO - "L’insieme degli atti di indagine - si pensi solo al numero dei giocatori e delle partite coinvolte e all’esistenza di accordi non solo tra singoli giocatori ma addirittura tra intere squadre - testimonia che l’’inquinamento etico’ del mondo dei calciatori e forse anche di alcuni dirigenti non è stato episodico ma diffuso e ‘culturalmente’ accettato in spregio ai principi di lealtà sportiva nei confronti dei tifosi innanzitutto’’. Lo scrive il gip Guido Salvini nell’ordinanza di custodia cautelare.

"Per tale ragione - prosegue il gip - non è sbagliato affermare che trafficanti come Ilievsky o gli ungheresi di Kenesei Zoltan, e i loro referenti asiatici, non abbiano introdotto il virus della corruzione in un ambiente pulito ma abbiano stimolato, fornito strumenti operativi e moltiplicato scelte di disonestà sportiva già mature: in sostanza abbiano seminato in un campo che era già dissodato e pronto ad accoglierli".

PM: SCULLI COLLEGATO ALLA CRIMINALITA' - Il Gip di Cremona Guido Salvini, nell’Ordinanza con cui respinge la richiesta di arresto per il calciatore del Genoa Giuseppe Sculli sottolinea da parte del giocatore "l’utilizzo di personaggi inquadrabili nella criminalità organizzata, quale l’albanese Altic, attualmente detenuto per fatti concernenti la droga; i rapporti con la parte più estrema degli ultras del Genoa, quali Leopizzi, già coinvolto in fatti concernenti l’alterazione dei risultati di partite di calcio e recentemente coinvolto negli incidenti avvenuti 22 aprile 2012 allo stadio di Marassi’’.

Il giudice evidenzia "i rapporti anche di Milanetto con Altic (i due si chiamano per nome, come se fossero legati da una consuetudine di frequentazione; Sculli utilizza con Altic un linguaggio amichevole fino al punto di chiamarlo sempre "frate", e cioè fratello)’’ e "l’uso di un linguaggio criptico (es. "documenti’’ nel senso di "denaro’’; si pensi a quando Altic gli chiede se ha l’orologio - frase senza senso, ma immediatamente interpretata da Sculli)’’, Salvini sottolinea anche "il coinvolgimento di altri giocatori nella vicenda, quali Milanetto e Kaladze, danno il senso di una consuetudine di Sculli in comportamenti di questo tipo e possono far ritenere stabile una sua disponibilità che finisce per rafforzare l’organizzazione nel suo complesso". Rilevante anche "la stessa circostanza che Ilievsky, che si è certamente incontrato con Sculli a Milano il 16 maggio, sappia perfettamente del suo coinvolgimento nella partita Lazio-Genoa, nell’ambito dell’intervista resa al giornalista di Repubblica, conferma tale assunto’’. 

CHIESTO L'ARRESTO DI SCULLI, MA GIP DICE NO - Il gip di Cremona Guido Salvini non ha accolto la richiesta di arresto avanzata dalla procura di Cremona nei confronti dell’attaccante del Genoa Giuseppe Sculli.
Il giocatore è indagato per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva.

LEGGE POCO DISSUASIVA - Nel disporre i nuovi arresti nell’inchiesta Last Bet - secondo quanto apprende l’Ansa - il gip di Cremona, Guido Salvini scrive che la legislazione riguardante la frode sportiva è "poco dissuasiva’’ almeno sul piano penale, in quanto risale al 1989 e "non tiene conto degli sviluppi del fenomeno e del possibile inserimento in esso della criminalità’’.

"Non deve stupire che il lavoro della Pubblica accusa, la Procura di Cremona e altre procure, e degli organi investigativi sportivi sia proseguito con impegno sino ad investire le manipolazioni di partite avvenute nel campionato di massima divisione - annota Salvini secondo quanto apprende l’ANSA - Talmente estesa è l’attenzione, l’entusiasmo e la fiducia nelle competizioni calcistiche, nella dimensione quindi della socialità, e talmente elevati sono gli interessi economici che vi ruotano intorno, nella dimensione quindi di un segmento importante dell’economia, che l’alterazione di partite è percepita, a torto o a ragione, come non meno grave di fenomeni di corruzione che avvengono nel campo politico-amministrativo e danneggia, con l’arricchimento sleale che esso comporta, un enorme numero di soggetti: non solo lo Stato e le società calcistiche ma milioni di tifosi che si sentono colpiti da sentimenti di delusione e di inganno’’.

"Preoccupante e degno d’attenzione anche sul piano preventivo - sottolinea ancora il gip - è poi il fatto che i meccanismi illeciti, via via con maggior nettezza, a partire nel novembre 2010 da una partita decisamente di secondo piano quale Cremonese-Paganese, possano attirare l’attenzione e forse l’abbiano già attirata di soggetti e gruppi espressione della criminalità organizzata’’. Essi - prosegue il giudice - possono essere interessati ad investire senza rischi e a moltiplicare i capitali liquidi di cui dispongono. La storia personale e il contesto cui vivono alcuni soggetti i cui nomi compaiono nelle indagini di Cremona e di Bari, fornisce già indicazioni di questo pericolo, considerando che sicuramente solo una parte dello scenario retrostante l’intervento nelle partite più importanti è venuto alla luce’’. Non si dimentichi inoltre che la frode sportiva è soggetta, quantomeno sul piano penale, ad una legislazione poco dissuasiva e, risalente al 1989, già piuttosto datata che non tiene conto degli sviluppi del fenomeno e del possibile inserimento in esso della criminalità’’.

PERQUISIZIONI IN VENETO - L’arresto del giocatore del Padova Omar Milanetto e la notifica dell’avviso di garanzia ad altre cinque persone, tra giocatori ed ex hanno impegnato in Veneto la squadra mobile di Venezia su delega della procura di Cremona e coordinata dallo Sco di Roma.

Stamani gli agenti lagunari hanno notificato il provvedimento restrittivo a Milanetto a Torino dove era giunto sabato scorso dopo l’ultima partita. Il giocatore aveva lasciato Padova ed è stato seguito fino al capoluogo piemontese dove aveva raggiunto la sua famiglia. L’accusa è di associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva e alla truffa sportiva.

Contemporaneamente sono scattate altre 4 perquisizioni e la notifica degli avvisi di garanzia. Le perquisizioni hanno riguardato un altro giocatore del Padova, Vincenzo Italiano, raggiunto nella sua casa nella città euganea; poi a Verona il giocatore del Chievo Sergio Pellissier, con il sequestro, tra l’altro, di quattro tra computer e tablet, e il brasiliano Luciano Siquera De Oliveira, anch’egli in forza al Chievo. Gli avvisi hanno riguardato anche i fratelli Federico e Michele Cossato, che hanno giocato nelle due società sportive scaligere ma da tempo non più in attività professionistica.

PERQUISITA CASA DI PERINETTI, DS SIENA - Anche l’abitazione senese del responsabile dell’area tecnica bianconera Giorgio Perinetti è stata sottoposta stamani a una perquisizione nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Cremona sul calcio scommesse. Raggiunto dall’Ansa, il dirigente del Siena si è limitato a dire: "Ho già risposto alla Procura federale, sono a completa disposizione delle autorita’ inquirenti’’. Perinetti infatti era già stato sentito da Palazzi alcune settimane fa (insieme al collaboratore Faggiano e ai giocatori Terzi e Vitiello) in merito alla possibile ‘combine’ di Novara-Siena, una delle partite del Siena dello scorso campionato di serie B finite sotto la lente della Procura di Cremona. Sono circolate voci, per ora non confermate, anche di perquisizioni in abitazioni di alcuni giocatori del Siena, mentre risulta che non siano state effettuate perquisizioni nella sede della società.

CONTROLLI ANCHE PER IL DS DEL BRESCIA - Una delle perquisizioni nell’ambito degli sviluppi dell’inchiesta della Procura di Cremona sul calcioscommesse ha riguardato anche Andrea Iaconi, attuale direttore sportivo del Brescia ma che è stato coinvolto nell’indagine quando lavorava al Grosseto. E’ stato il giocatore Filippo Carobbio a chiamarlo in causa davanti alla giustizia sportiva. "Il nostro direttore sportivo Iaconi - aveva detto Carobbio - incaricò Turati e Joelson a trattare con i calciatori dell’Ancona’’. "I miei compagni andarono a parlare con l’Ancona - aveva aggiunto - promettendo una somma di denaro in cambio della vittoria: non ricordo se ero presente quando Iaconi chiese ai miei compagni di andare, ma ero presente in altre occasioni in cui il direttore sportivo discorreva della circostanza".  

INDAGATO ANCHE VIERI - Nel registro degli indagati della Procura di Cremona risulta iscritto anche Bobo Vieri. Il nome dell'ex calciatore era stato fatto nella prima fase dell’inchiesta nel corso di una telefonata tra Antonio Bellavista e Ivan Tisci, il cui contenuto è depositato nell’ordinanza con cui il gip Guido Salvini dispone nuovi arresti. Ma l'ex giocatore, attraverso il suo avvocato Danilo Buongiorno, ha comunicato "la propria assoluta estraneita’ in relazione al caso calcioscommesse".

CONTE SI DIFENDE - "Ribadisco la mia assoluta estraneità a quei fatti. Mia e dei miei calciatori", ha dichiarato l’allenatore della Juventus, Antonio Conte, nel corso di una conferenza stampa con il presidente della società con Andrea Agnelli a Vinovo (Torino). “E’ stata una stagione fantastica - ha aggiunto - e nessuno la rovinerà".

LAZIO: "NOI NON COINVOLTI" - Anche la Lazio "respinge qualunque tentativo di coinvolgimento in attività che possano interessare l’indagine" sul calcioscommesse.In una nota  inviata all'Ansa. la società biancoceleste aggiunge di confidare che Stefano Mauri "dimostri la sua estraneità ai fatti che gli sono contestati".

I VERBALI

L'INTERROGATORIO DI MAURI


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