BRESSO (MILANO), 3 giugno 2012 - Il boato di un milione di fedeli ha accolto Benedetto XVI all'enorme campo volo di Bresso. Il Pontefice con la papamobile si è subito diretta verso il palco dove è stato allestito l’altare per la messa, che chiude la sua visita di tre giorni a Milano per il settimo Incontro mondiale delle Famiglie. 

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FAMIGLIA FONDATA SUL MATRIMONIO DI UOMO E DONNA - Durante l'omelia il Papa ha ricordato che la famiglia è "fondata sul matrimonio tra l'uomo e la donna". "Dio ha creato l’essere umano maschio e femmina, con pari dignità - ha sottolineato il Pontefice -, ma anche con proprie e complementari caratteristiche, perché i due fossero dono l’uno per l’altro, si valorizzassero reciprocamente e realizzassero una comunità di amore e di vita".

Nel matrimonio, ha continuato Benedetto XVI, gli sposi si donano "la vita intera". "Il vostro amore è fecondo innanzitutto per voi stessi, perché desiderate e realizzate il bene l’uno dell’altro", ha detto. E’ "fecondo" poi "nella procreazione, generosa e responsabile, dei figli, nella cura premurosa per essi e nell’educazione attenta e sapiente". E’ fecondo infine "per la società perché il vissuto familiare è la prima e insostituibile scuola delle virtù sociali". Queste virtù sociali, ha spiegato Benedetto XVI, sono "il rispetto delle persone, la gratuità, la fiducia, la responsabilità, la solidarietà, la cooperazione".

"Cari sposi - ha proseguito Ratzinger -, abbiate cura dei vostri figli e, in un mondo dominato dalla tecnica, trasmettete loro, con serenita’ e fiducia, le ragioni del vivere, la forza della fede, prospettando loro mete alte e sostenendoli nelle fragilità". "Ma anche voi figli - ha aggiunto -, sappiate mantenere sempre un rapporto di profondo affetto e di premurosa cura verso i vostri genitori, e anche le relazioni tra fratelli e sorelle siano opportunita’ per crescere nell’amore".

Benedetto XVI, infine, ha anche rivolto un pensiero ai credenti separati e divorziati. Il Pontefice si è rivolto ai "fedeli che, pur condividendo gli insegnamenti della Chiesa sulla famiglia, sono segnati da esperienze dolorose di fallimento e di separazione". "Sappiate che il Papa e la Chiesa vi sostengono nella vostra fatica - ha detto -. Vi incoraggio a rimanere uniti alle vostre comunità, mentre auspico che le diocesi realizzino adeguate iniziative di accoglienze e vicinanza".

LE AUTORITA' - Platea gremita di autorità: in prima fila, ha preso posto il presidente del Consiglio,{{WIKILINK}} Mario Monti{{/WIKILINK}}. Accanto a lui si sono seduti i ministri Riccardi e Ornaghi. Presente il sindaco di Milano, {{WIKILINK}}Giuliano Pisapia{{/WIKILINK}}, i presidenti di Regione e Provincia, {{WIKILINK}}Roberto Formigoni {{/WIKILINK}}e {{WIKILINK}}Guido Podestà{{/WIKILINK}}.

Tra le autorità in platea c'erano anche la presidente del Pd, Rosi Bindi, il presidente della Lega Nord, Umberto Bossi, il vice presidente della Camera, Maurizio Lupi, il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni.

ROSY BINDI - Quello lanciato ieri dal Papa alla politica è un "messaggio giustamente responsabilizzante che non possiamo non accogliere", ha detto la vicepresidente del Pd, Rosi Bindi, che partecipa oggi alla messa celebrata da Benedetto XVI all’aeroporto di Bresso. "Per quanto attiene alle scelte di indirizzo politico - ha affermato Bindi - poi naturalmente ciascuno di noi come laico impegnato in politica si assume le proprie responsabilità, sapendo da credente di dover servire il proprio Paese rispettando quel profondo valore, peraltro ricordato dal Papa, che è la laicità".

PISAPIA - Milano "ha reagito in maniera splendida, ha dato un contributo personale e collettivo, soprattutto è stata attenta alle parole di tutti", ha detto il sindaco, Giuliano Pisapia. "C’è stata una volontà di lavorare insieme - ha detto Pisapia - per un bene comune, laici e cattolici, credenti e non credenti. Lavorare per la collettività lasciando da parte gli egoismi: è stato questo il segnale di questi giorni e da qui dobbiamo ripartire".

Sul tema del registro delle unioni civili, il sindaco ha detto che "il Papa ha ribadito quello che c’è nella Costituzione: la Costituzione sulla famiglia dice una cosa ben chiara che io voglio e debbo rispettare ma voglio anche dire e ho sempre detto che però devono essere rispettati i diritti di tutti".

FORMIGONI - Il monito del Santo Padre ai politici, affinchè promettano solo cio’ che possono mantenere, va letto come "un’esortazione" a fare sempre meglio. Secondo il presidente della Regione Lombardia, {{WIKILINK}}Roberto Formigoni{{/WIKILINK}}, "è compito della Chiesa esortare costantemente alla virtù, a puntare in alto". Anche la Chiesa sa bene che "lo sbaglio, l’errore sono all’ordine del giorno". La Chiesa "chiede a ciascuno di noi di tendere verso l’alto. E ci spinge in quella direzione".

BONANNI - Il Papa ha detto "una cosa che dicono tutti i cittadini: la politica deve avere più responsabilità, non solo in quello che fa ma anche in quello che dice. Credo corrisponda al senso comune degli italiani che hanno compreso che la politica non puo’ essere fatta nè di litigi nè di grandi parole per poi non fare nulla", dice il  segretario della Cisl, Raffaele Bonanni.