Marzaglia, 3 giugno 2012 - L'Ue ribadisce la disponibilità a intervenire nelle zone colpite dal sisma. "Ci troviamo di fronte ad una catastrofe nazionale, la Commissione europea interverrà a favore delle zone dell’Emilia colpite dal terremoto con il fondo di solidarietà". Lo ha confermato il commissario europeo alla politica regionale, Johannes Hahn, dopo aver visitato l'Emilia con il vicepresidente della Commissione Europea, Antonio Tajani. "La situazione è estremamente difficile - ha aggiunto - per le persone che hanno perso la casa e per quelle che temono di perdere il lavoro".

Il Commissario Hahn non ha fatto cifre esatte. "La valutazione dei danni è ancora in corso - ha detto al riguardo - ma posso dire che se si tratta di danni intorno ai 5 miliardi di euro, noi potremmo dare un aiuto nell’ordine di 150-200 milioni con il fondo di solidarietà". Si tratta cioè di risorse a fondo perduto, che non devono essere restituite, per comprire i costi dell’emergenza sostenuti dalle amministrazioni pubbliche. "I ministri per lo sviluppo rurale, inoltre, hanno deciso di stornare il 4% del fondo per lo sviluppo rurale - ha aggiunto Hahn - e di stanziarlo a favore delle zone terremotate", per una cifra che il commissario europeo ha stimato intorno ai 100 milioni di euro. "Infine c’è la possibilità di riassegnare i fondi dei programmi operativi alla ricostruzione, per una somma a due cifre", ha concluso il commissario europeo, promettendo anche che "l’Europa non chiederà la restituzione dei fondi già erogati per progetti europei che non possono essere portati a termine a causa del terremoto".

LA VISITA DI TAJANI - A ribadire che "l’Europa sarà a fianco dei terremotati di Emilia, Lombardia e Veneto" anche Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea. Tajani, ricevuto dal prefetto Mario Rosario Ruffo, dall’assessore regionale alla Digitalizzazione, Carlo Maccari, dal presidente della Provincia, Alessandro Pastacci, e dal sindaco di Moglia, Simona Maretti, ha tenuto una breve riunione operativa con amministratori e tecnici. Poi si è recato a visitare due dei caseifici più colpiti dal terremoto, la latteria ‘Vo’ grande’ di Pegognaga (per la produzione del Parmigiano reggiano) e la latteria sociale ‘Mantova’ di Porto Mantovano (per il Grana Padano), dove migliaia di forme sono cadute a terra danneggiandosi irrimediabilmente. "Adesso - ha detto Tajani - e’ importante certificare tutti i danni prodotti dai due terremoti e poi, insieme alle altre regioni attraverso le strutture governative fare richiesta all’Unione Europea".

PROTEZIONE CIVILE, COORDINAMENTO A BOLOGNA - "Al fine di provvedere, senza soluzione di continuità, all’organizzazione tempestiva di ogni azione necessaria al soccorso e all’assistenza alla popolazione nei territori colpiti dalle scosse sismiche nello scorso mese di maggio, il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Franco Gabrielli, d’intesa con le Regioni Emilia Romagna, Lombardia e Veneto ha firmato un’ordinanza che istituisce la Direzione di Comando e Controllo -Di.coma.c - nella sede dell’Agenzia regionale di protezione civile della Regione Emilia Romagna". E’ quanto si legge in una nota della Protezione civile.

Con l’istituzione della Di.coma.c a Bologna e la conseguente chiusura del Comitato Operativo riunito, a Roma, dal 29 maggio scorso, il coordinamento delle componenti e strutture operative del Servizio Nazionale della Protezione Civile, a supporto delle attività del Capo Dipartimento, si trasferisce direttamente nella regione più colpita dagli eventi sismici. Per assicurare la gestione unitaria dell’emergenza da parte del Dipartimento e della Regione nelle province di Bologna, Modena, Ferrara e Reggio Emilia ed in previsione del passaggio di consegne che avverrà nella fase successiva allo stato di emergenza, le strutture della Regione Emilia-Romagna sono state da subito integrate nella Di.coma.C.