ROMA, 11 GIUGNO 2012 - Frode nell'olio di oliva. A scoprirla sono gli inquirenti dei Nas di Firenze, che nelle ultime ore hanno eseguito 17 perquisizioni a carico di 17 indagati e 6 attività commerciali nel settore della produzione e distribuzione di olio extra vergine di oliva.

Un'indagine interregionale, che coinvolge varie province della Toscana, dell’Emilia Romagna e del Lazio.
Agli indagati è stato contestato il reato di associazione per delinquere finalizzata alla frode in commercio consistente nell’adulterazione e contraffazione di olio extra vergine di oliva.

Le indagini, iniziate nel mese di maggio 2011, hanno fatto emergere un complesso sistema di adulterazione e distribuzione: l’organizzazione reperiva, anche in ambito internazionale (Spagna e Maghreb), le materie prime per la sofisticazione degli olii (clorofilla e betacarotene) per poi cederle ad oleifici compiacenti, per la successiva adulterazione e la conseguente distribuzione, ad attività di ristorazione oppure al commercio tipo "porta a porta" di grossisti e commercianti.

Sono stati sequestrati circa 2.500 litri di olio di oliva privi di rintracciabilità e sono stati posti i sigilli a due aziende olearie ed un garage, situati in Toscana e nel Lazio, dove veniva svolta abusivamente l’attività di imbottigliamento e deposito dell’olio. Sequestrati anche 5.000 litri di olio contraffatto contenuti in silos, e circa 73 chilogrammi di clorofilla e 4 barattoli di betacarotene sufficienti per camuffare un’ingente quantità di olio di semi o di scarsa qualità in olio di altissimo pregio.

 Il valore complessivo dell’olio sequestrato ammonta ad oltre 500.000 euro. L’ingente quantità di sostanze per l’adulterazione individuata, se non sequestrate dal NAS di Firenze, avrebbe consentito di immettere nel circuito commerciale circa 500.000 litri di olio extra vergine di oliva contraffatto.