Roma, 16 giugno 2012 - Visto che è scattato il conto alla rovescia per la maturità 2012 - con la svolta delle tracce dei temi via web - non potevano mancare i consigli degli esperti all'esercito dei ragazzi impegnato a preparare l'esame che non si scorda mai per tutta la vita. Ecco un primo assaggio.

TECNOLOGIE? OK - Sì a tecnologie e confronto con gli amici, no a raccomandazioni ansiogene e inutili. “Via libera a Facebook e ai social network, all’uso dei telefonini e ai gruppi di studio con gli amici. No, invece, a orari forzati per andare a letto e a milioni di spiegazioni e inutili consigli capaci solo di accendere l’ansia”,  raccomanda il pediatra di Milano Italo Farnetani.

“L’esame di maturità è un momento importante per lo sviluppo della persona, ecco perché i genitori non devono essere iperprotettivi ma lasciare la giusta autonomia ai figli, assicurando comunque sostegno e vicinanza”, spiega.

 IL DECALOGO PER I GENITORI -  1) E’ bene dare ai propri figli solo i consigli fondamentali, spiegando bene le cose senza ripetersi. “Insomma, non bisogna trasformarsi in dischi rotti: basta essere chiari per risultare efficaci”;

2) Aiutare i ragazzi “solo su richiesta. I maturandi devono fare da soli e non ritrovarsi il lavoro pronto: li aiuta a crescere”;

3) Mai lasciare troppo a lungo i ragazzi soli in casa a studiare. “E’ bene che ci sia qualcuno, anche un nonno, pronto a fare due chiacchiere, a preparare una merenda, a offrire un conforto”.

 4) Via libera a telefonate e messaggini. “Non è tempo rubato allo studio, ma un modo per scaricarsi e per mantenere i contatti con i coetanei”, spiega il pediatra;

5) Il pc deve essere usato non solo per ricerche e approfondimenti. “Facebook e i social network sono utili per evitare che l’ultimo periodo della preparazione si trasformi in un momento eccezionale e di isolamento per i ragazzi”, dice Farnetani;

6) Non insistere per far mangiare gli studenti. “Meglio proporre i piatti preferiti, ma se non ha fame non è il caso di farne un dramma”;

7) “Non insistere sui vestiti e sull’abbigliamento da adottare per paura di tosse e raffreddore. Neanche all’esame: il ragazzo deve scegliere abiti che gli piacciono e lo fanno sentire a proprio agio”;

8) Non mandare a letto troppo presto i maturandi. “In questo modo si rigirerebbero nel letto ‘ruminando’ idee ansiogene. Meglio che vadano a dormire un po’ più tardi, quando sono davvero stanchi: crolleranno più facilmente nel mondo dei sogni”, assicura il pediatra;

9) Suggerire ai ragazzi di invitare gli amici e proporre pomeriggi di studio di gruppo, “per allentare la tensione e scongiurare il rischio isolamento”;

10) Infine, “vietato accompagnare lo studente alle prove di maturità: non è più un bambino e non deve essere trattato come tale”, conclude Farnetani.

I CONSIGLI DELLA PSICOLOGA - La prima regola ‘salva maturita’ e’ studiare, “perche’ quando si conoscono gli argomenti e’ difficile fare flop, anche se l’ansia e’ forte”. Ma ci sono anche piccole strategie che aiutano a tenere a bada lo stress da esame e dare il meglio all’interrogazione, come ad esempio evitare la notte in bianco alla vigilia nella speranza di ‘recuperare’ sulla preparazione.

Utile anche ,rinunciare a un abbigliamento troppo eccentrico per l’occasione o a comportamenti poco sobri che non servono a migliorare l’interrogazione. Parola di Paola Marinelli, psicoterapeuta esperta di psicologia della scuola, che suggerisce agli studenti che affronteranno l’esame la prossima settimana il modo migliore per presentarsi davanti alla commissione.

“L’esame di maturita’ - dice l’esperta - è ovviamente una tappa importante. Ma non va vissuta come ‘la prova della vita’”. A volte, va anche “ridimensionata - spiega - utilizzando una metafora teatrale, che ‘il prologo’ e’ gia’ stato rappresentato; si tratta di rappresentare al meglio l’epilogo di una narrazione scritta nel corso di tutto il percorso formativo. Certo, chi invece giunge al finale con una votazione incerta deve giocarsi il tutto per tutto, attingendo allo studio e alla capacita’ di esprimere, comunicare al meglio cio’ che si e’ appreso. Per tutti e’ comunque fondamentale sapere che e’ la performance ad essere valutata: non e’ in gioco il giudizio sulla loro persona e il loro valore in assoluto”.