Bologna, 19 giugno 2012 - I Nas di Bologna hanno smascherato una florida truffa alimentare: i responsabili spacciavano in pratica tartufi di nessun valore - importati clandestinamente in Italia - per tartufi di pregio. I responsabili della frode vendevano i tartufi 'illegali' a tre ditte, nelle provincie di Bologna, Pesaro e Urbino, che li lavoravano con oli e aromi sintetici dal caratteristico odore, vendendoli successivamente come tartufi bianchetto, il cui valore di mercato oscilla tra i 180 e i 700 euro al kg.

I Nas hanno denunciato i 4 titolari delle aziende coinvolte nella truffa per frode in commercio, vendita di prodotti alimentari non genuini e violazione della normativa quadro sui tartufi, e sequestrato oltre 300 kg di tartufo, in parte già confezionato e destinato al mercato estero (Brasile).

Nel corso delle indagini i carabinieri hanno effettuato 8 ispezioni presso esercizi di ristorazione e perquisizioni presso le 4 aziende responsabili della frode, ponendo i sigilli a due depositi clandestini di alimenti del valore complessivo di circa 700mila euro, ed elevando sanzioni amministrative per un totale di 13mila euro.

I prodotti sequestrati sono stati sottoposti alla analisi di laboratorio da parte della Facoltà di Agraria dipartimento di protezione e valorizzazione agroalimentare-dell’Universita’ ‘Alma Mater’ di Bologna, che ha confermato l’appartenenza del tartufo in questione alla specie molto comune e di nessun pregio detta ‘tuber oligospermum’, una tipologia di tubero di provenienza nordafricana la cui vendita è vietata in Italia.