Bari, 24 luglio 2012 -  Sei persone sono state sottoposte a custodia cautelare ai domiciliari dalla Guardia di Finanza accusate a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla truffa al fine di commettere reati contro la Pubblica Amministrazione. I provvedimenti sono stati emessi nell'ambito dell'inchiesta sui test d'ingresso per i corsi di Odontoiatria all'Universita'. Tra i destinatari c'e' Francesco Roberto Grassi, ordinario di Odontostomatologia all'Universita' di Bari.

Secondo l'inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica di Bari il gruppo era organizzato per favorire, dietro compenso, il superamento fraudolento dei test di ammissione all'ambitissimo corso universitario per diventare medici odontoiatri.

Stando ai controlli effettuati il 4 settembre del 2009 nelle sedi universitarie di Napoli, Verona e Foggia, alcuni dei candidati venivano trovati in possesso di un telefonino utilizzato per la ricezione delle soluzioni al questionario ministeriale. Altre perquisizioni nei confronti di tutte le persone ritenute coinvolte a vario titolo nell'attivita' illecita e il sequestro di altra documentazione utile ha portato all'individuazione di un'organizzazione che sarebbe stata capeggiata, secondo l'accusa s'intende, dal professor Grassi il quale, secondo gli inquirenti, avrebbe escogitato un sofisticatissimo sistema informatico per continuare l'attivita' illecita che prevedeva la soluzione a tutte le risposte dei test in cambio di 30mila euro.

 Altre 27 persone tra docenti e dipendenti universitari, studenti e aspiranti matricole risultano indagate. Oltre alle sei misure restrittive i finanzieri hanno provveduto al sequestro di beni fino al raggiungimento dell'ammontare del presunto profitto pari a 240mila euro ovvero le somme che sarebbero state ricevute dalle aspiranti matricole in cambio della promessa del superamento dell'esame di ammissione.