Pavia, 25 luglio 2012 - Andare in altalena è un privilegio che spetta solo ai bimbi. Lo ha imparato a caro prezzo una pensionata che ha osato dondolarsi sull'altalena al parco: un innocente divertimento che le è costato 100 euro di multa. 

L'episodio, come riporta l'agenzia stampa TMNews, è accaduto a Dorno, in provincia di Pavia. E se qualcuno potrà sollevare qualche obiezione sull'entità dell'ammenda in rapporto al peccato commesso, i severi vigili pavesi si dicono sereni: "È il regolamento, la signora l’aveva già fatto e l’avevamo ammonita. I giochi sono per i bambini".

La donna, 56anni, pensionata, residente a Dorno, è stata infatti sorpresa mentre era seduta e si dondolava, con un bimbo di fronte, sull`altalena - quella a due posti dove una persona fa da contrappeso all`altra - del parco giochi “Sandro Pertini”. La signora ha protestato garbatamente facendo anche notare: "Come potrebbe un bimbo dondolarsi su questa altalena, senza che qualcuno faccia da contrappeso sul sedile opposto?". Ma regolamento comunale alla mano, gli agenti municipali del comune di Dorno hanno applicato alla lettera la normativa di “buon comportamento civile” che prevede l'uso dei giochi nei parchi comunali di Dorno solo per i bambini con età inferiore ai 12 anni e hanno emesso la relativa, pesante multa: 100 euro.

Al comando dei vigili urbani non si scompongono: "Non è la prima volta che alla stessa signora facciamo presente l'esistenza del divieto di sedersi e di utilizzare i giochi da parte degli adulti. Finora, di fronte alla sua abitudine abbiamo sempre chiuso un occhio, ma questa volta siamo passato ai fatti". Con la multa da 100 euro. Eccesso di dondolìo.

Anche per il Moige (movimento genitori) è multare chi utilizza strumenti che sono tarati per pesi leggeri come quelli di un minore under 12. "Purtroppo i giochi dei parchi per bambini sono spesso guasti oltre che per incuria delle amministrazioni comunali, anche per il comportamento spesso infantile degli adulti - sottolinea il Moige in una nota - che mimano azioni che sono proprie di un minore, sottoponendo le strutture ad un carico eccessivo e spesso distruttivo per le stesse".

Condividere un momento di gioco con un minore, si legge nella nota, non significa necessariamente utilizzare uno strumento che non è tarato per l’adulto, mettendolo poi a rischio per i minori che lo utilizzeranno in seguito. Il Moige auspica per i parchi giochi maggiore vigilanza e severità dei vigili, conclude la nota.