Roma, 27 luglio 2012 - Ricalcando le parole usate ieri dal presidente della Bce Mario Draghi, il presidente francese Francois Hollande e la cancelliera tedesca Angela Merkel si sono a loro volta detti "pronti a tutto" per preservare l'euro. Lo ha riferito il portavoce della Merkel, Steffen Seibert, al termine della consultazione telefonica tra i due leader. "Germania e Francia sono profondamente impegnati per l'integrità della zona euro. Essi sono determinati a fare tutto il possibile per proteggere la zona euro", recita un comunicato congiunto di Merkel e Hollande.

PUNTO CALDO - Questo obiettivo secondo Francia e Germania richiede "l'osservanza dei propri obblighi da parte degli Stati e delle istituzioni europee, ciascuno nella propria area di competenza". "Entrambi i paesi - si legge - hanno sottolineato la necessità di attuare rapidamente le conclusioni del Consiglio europeo del 28 e 29 giugno". Quest'ultima frase è in riferimento al vertice europeo che aveva avallato anche il meccanismo di scudo anti spread proposto dall'Italia, oltre alla possibilità di utilizzare direttamente il futuro fondo salva stati Esm in supporto delle banche.

FMI, ALLARME SPAGNA -  Il Fondo Monetario Internazionale, nel frattempo, lancia l'allarme sulla situazione spagnola. Madrid deve affrontare “prospettive molto difficili e una prevalenza di rischi”: se da un lato il piano di aiuti da 100 miliardi per il settore finanziario approvato a Bruxelles ha contributo a diminuire i rischi di breve termine, nondimeno “le tensioni sui mercati potrebbero intensificarsi, mettendo a rischio l’accesso del Paese ai mercati, soprattutto se non si riesce a fermare il deflusso di fondi e se dovessero emergere ulteriori tensioni in altre parti dell’Eurozona”.

In Spagna la recessione, secondo l'Fmi, dovrebbe continuare fino al 2014, quando si avrà un primo rimbalzo del Pil. Il Fondo Monetario Internazionale non commenta sul tempo a disposizione di Madrid prima di essere costretta a chiedere l’intervento del fondo salva-Stati per evitare il ‘default’, e non solo per ristruttura il settore bancario, ma chiede “un ruolo piu’ attivo e pro-ciclico alla Bce” nella gestione della crisi spagnola. Senza l'intervento dell'Eurotower, insomma, Madrid è a rischio.